Caos rifiuti, la lettera di Rida alla Regione: Dove portiamo i rifiuti?

16/06/2017 di

Il contrasto tra Rida Ambiente e Regione che ha portato al blocco della raccolta dei rifiuti è ben sintetizzato nella lettera aperta pubblicata da Fabio Altissimi sul sito web della Rida il 5 giugno scorso:

“L’Assessore Buschini deve aver studiato dai gesuiti, perché di fronte ad una domanda si rifugia dietro un’altra domanda. Ma la nostra iniziale domanda era molto semplice e diretta: RIDA Ambiente dove e a quale costo deve conferire gli scarti del trattamento che fa a servizio di 66 comuni laziali pari a circa 1.700.000 cittadini?

RIDA Ambiente – a fronte dell’inerzia regionale, certificata da una sentenza del giudice amministrativo (sentenza TAR Lazio n. 2902/2016 del 07/03/2016) che attende esecuzione da oltre un anno – la sua proposta l’ha fatta mediante la sua società di progetto (Paguro srl): dopo che la Provincia di Latina, sulla base dei criteri contenuti nel vigente Piano regionale dei rifiuti, aveva individuato i siti “idonei” e “non idonei” alla realizzazione di discariche (delibera di consiglio provinciale n. 12 del 10/05/2016), la Paguro srl ha presentato il progetto di una nuova discarica, da realizzare in sito “idoneo” al meglio delle tecnologie attuali, per smaltire soltanto rifiuti trattati a soli 45 euro a tonnellata e per di più bonificando un sito inquinato.

Anche la Regione ha fatto le sue proposte, una peggiore dell’altra:

1) concedere con la delibera 199/2016, approvata dalla Giunta di Zingaretti e Buschini, 10 milioni di metri cubi alle discariche esistenti, anche se già esaurite;

2) chiederci, con nota prot. 0180827 del 06/04/2017, di smaltire i rifiuti in una delle discariche esistenti, quella di Pontina Ambiente (appartenente al noto gruppo imprenditoriale) a  84,34 euro/tonnellata salvo conguaglio richiesti dalla stessa Pontina Ambiente con nota prot. 414/16 del 20/10/2016: saranno forse i 100 euro tonnellata di cui scrive la stampa, applicabili, in alcuni casi, a vecchi impianti i cui ammortamenti ripartono sempre da zero…?). Ciò senza considerare che la medesima discarica risulta sottoposta anche a interdittiva antimafia (come poi confermato dalla Regione con nota prot. 0205813 del 21/04/2017).

Certo è difficile comprendere la scelta politica del Presidente Zingaretti e dell’Assessore Buschini di far pagare ai cittadini laziali già oggi quasi 40 euro in più – e a breve, quasi 55 euro in più – per ogni tonnellata di rifiuto. Saranno i cittadini, tra cui ci sono anche i loro elettori, a valutare tale scelta e chi siamo noi per opporci?

Non c’è bisogno di rifugiarsi dietro i tecnicismi (la VAS, la VIA, bla bla bla…), forse adatti ai burocrati di turno ma non ai comuni cittadini che non comprendono. Non comprendono soprattutto perché devono pagare il doppio e non si spiegano perché devono fare la raccolta differenziata, quando il 55% di quello che differenziano torna nuovamente in discarica al prezzo imposto dalla Regione Lazio.

Però, a noi basta che la Regione ci dica chiaramente dove portare i rifiuti,  (come ha fatto negli ultimi 3 anni) ad esempio con nota prot. 355368 del 01/07/2015, e che magari si può fare nonostante l’interdittiva antimafia, e noi eseguiremo. Il raddoppio del costo lo pagheranno i cittadini e sicuramente se ne ricorderanno al momento delle elezioni…

Solo che è un anno che stiamo aspettando la risposta e ormai il tempo è quasi scaduto. Si vuole rischiare di mandare in emergenza oltre a Roma Capitale anche la provincia di Latina? Così magari qualcuno (il Governo?) nomina un bel commissario e magari, di qua, si autorizzano una o due belle discariche per Roma (c’è chi ha già proposto le sue…) e, di là, si resuscita l’immarcescibile Borgo Montello con una bella milionata e mezzo di metri cubi? (quanto fanno a 100 euro/tonnellata? Solo 150 milioni di euro …)

C’è qualcuno al governo della Regione che abbia il coraggio di assumersi le sue responsabilità? O la Giunta è capace solo di fare comunicati stampa a firma di Buschini (non contraddetti da Zingaretti) per zittire l’unica voce politica che ha avuto il coraggio di chiedere spiegazioni ? La delibera 199/2016 però è stata approvata e adesso è comunque al vaglio degli uffici dell’Assessore Civita, e dunque di un membro della stessa Giunta (insomma, la Regione se la canta e se la suona…). Del resto, l’apprezzamento di Civita e Zingaretti nei confronti di Fabio Altissimi è noto fin dalla pubblicazione di ormai famose intercettazioni: il termine esatto usato dal primo nei confronti del sottoscritto era “demente totale” e quello usato dal secondo dobbiamo ometterlo per carità di patria (vedi quotidiano il Giornale di Latina del 15/12/2014).

Presidente Zingaretti e Assessore Buschini, dovreste chiarire a tutti, vostri elettori compresi, che in seguito alla vostre decisioni i cittadini dovranno pagare il doppio per la discarica e che la TARI, per quanto si sforzino di fare la differenziata, aumenterà sempre di più a beneficio dei soliti oligopolisti. Dovreste anche spiegare perché costa di più smaltire i rifiuti a “km zero” nel Lazio che smaltirli a 1000 km di distanza in Austria nonostante i 50 euro aggiuntivi di trasporto.

Perché alla fine della fiera si tratta di comprendere solo da che parte stare: con i cittadini o con i poteri forti del settore? Fate vobis, dicevano una volta i chierici, noi che siamo laici – e con noi i cittadini contribuenti – stiamo solo aspettando che vi assumiate per intero la vostra responsabilità, tutta politica e nient’affatto tecnica come si vorrebbe far credere, di dare una risposta chiara e immediata.

Ai 66 comuni che assistiamo diciamo: ”non sappiamo per quanto tempo ancora potremo assistervi con un servizio così efficiente e puntuale, a partire dalle note di credito che tutti gli anni ricevete dalla Rida Ambiente, quando forse eravate abituati a ricevere solo fatture di conguaglio; chiediamo scusa per gli altri”.

La prossima volta parleremo di tariffe, sperando che anche l’antitrust sia interessato a tale argomento, sul punto c’è molto da dire!”.

Buon lavoro a tutti

Fabio Altissimi