Elezioni, nel Lazio crescono i comuni di centrosinistra. A Latina due novità

Su 55 Comuni al voto nel Lazio a livello numerico aumentano i centri a guida centrosinistra, mentre calano quelli a guida centrodestra (che però punta a riconquistare Rieti); diminuiscono i civici ma i ballottaggi potrebbero modificare la situazione. In provincia di Frosinone il “saldo” è invariato: lì dove governava il centrodestra continua a governare il centrodestra, idem per il centrosinistra, anche dopo le amministrazioni controllate.
Cambio di direzione invece in almeno due Comuni della provincia di Latina: a Ponza Piero Vigorelli non riesce a fare il bis, e cede il passo a Francesco Ferraiuolo, civico vicino al centrosinistra. A SS Cosma e Damiano invece è il centrosinistra che lascia il Comune al centrodestra (Franco Taddeo nuovo sindaco). Per il quadro definitivo bisognerà attendere però il ballottaggio a Sabaudia tra Gervasi e Secci.
Cresce invece il centrosinistra nella provincia di Rieti: spicca Cittaducale, città del cratere del terremoto, conquistata dal centrosinistra civico di Leonardo Ranalli. Ma passano al centrosinistra anche Antrodoco, Nespolo, Pescorocchiano.
Molti cambi di bandiera anche tra i 23 Comuni della provincia di Roma: il centrosinistra prende al centrodestra Capena e Castelnuovo di Porto, il centrodestra Ciciliano e Formello (rispettivamente tolti a una civica e al centrosinistra). Labico passa dal centrodestra al centrosinistra; Mazzano e Torrita Tiberina da una civica al centrosinistra. Nel Viterbese infine c’è Castel Sant’Elia, passata dal centrodestra al centrosinistra.
IL QUADRO GENERALE NEL LAZIO.
Il centrodestra stravince a Frosinone e Gaeta al primo turno e si rimette al centro della scena, puntando a strappare al ballottaggio Rieti al centrosinistra. Il centrosinistra conquista Sezze di slancio, tiene quasi ovunque sui territori e anzi si avvia ad aumentare al secondo turno il numero di ‘bandierè sui suoi Municipi. Il M5s fa flop: in soli 2 Comuni su 55 – Guidonia e Ardea – è ancora in partita per il ballottaggio, delineando un quadro oggi più bipolare di ieri. È la fotografia del Lazio restituita delle Amministrative di ieri, a scrutini ormai chiusi: i numeri del primo turno vedono il centrosinistra che conferma i suoi 20 Comuni, il centrodestra che da 25 scende a 18 e i civici che da 10 calano a 7. Il governatore Nicola Zingaretti (Pd), che corre per la rielezione nel 2018, si dice «molto soddisfatto: il centrosinistra c’è, i cittadini apprezzano il buon governo». Anche il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori punta sull’unità della coalizione «per vincere la sfida delle urne». Non la vede così FdI: «È un preavviso di sfratto per Zingaretti – secondo il portavoce regionale Marco Marsilio – il centrodestra può vincere, con una proposta unitaria». E il ‘terzo polò pentastellato? Dalla Regione Lazio la capogruppo Silvia Blasi vede il bicchiere mezzo pieno: «Siamo entrati in molti Consigli comunali, in molti Comuni siamo il primo partito», penalizzato però dal sistema elettorale che permette coalizioni vaste, precluse al Movimento. Secondo la capogruppo capitolina Pd Michela Di Biase, però, il risultato pentastellato rifletterebbe la delusione degli elettori «per i disastri della giunta Raggi, il M5s è considerato inaffidabile». Analisi respinta dal capogruppo pentastellato Paolo Ferrara: «I partiti si sono mascherati, se le tante civiche avessero partecipato con il loro simbolo non avrebbero preso nemmeno un voto». Ma i giochi sono ancora aperti: se gli ‘azzurrì Nicola Ottaviani e Cosmo Mitrano hanno già confermato il loro posto rispettivamente a Frosinone e Gaeta, Sergio Di Raimo proseguirà l’esperienza amministrativa del centrosinistra a Sezze e tre Comuni saranno certamente conquistati dal centrodestra (i ‘derby’ di Fonte Nuova, Tarquinia e Sabaudia), sulle 7 città ancora contendibili ci sarà battaglia. A partire da Rieti: «Per il ballottaggio le prospettive sono luminose» trionfa Antonio Cicchetti del centrodestra, primo col 47,3%. «Vinceremo in rimonta, si riparte da zero» la replica dell’uscente Simone Petrangeli (41,8%). Praticamente certa la rielezione di Alessio Pascucci (civico di sinistra) a Cerveteri, mentre a Frascati è ben posizionato Lello Pagnozzi (centrosinistra) con 5 punti di vantaggio sul civico Roberto Mastrosanti. Centrosinistra avanti anche a Ladispoli, con Marco Pierini (32,21 contro il centrodestra di Alessandro Grando, al 24,7%). Più in bilico Grottaferrata, con una sostanziale parità tra Stefano Bertuzzi (Pd-Udc) e il civico Luciano Andreotti. Da tenere d’occhio, però, saranno le due sfide di Guidonia e di Ardea, le uniche dove il M5s – che spesso non ha conquistato neanche il terzo posto – ha la possibilità di giocarsela: nel Comune tiburtino il grillino Michel Barbet (20,63) sfiderà il centrosinistra di Emanuele Di Silvio (7 punti sopra); di circa sei punti lo stacco nella città sul litorale, dove Mario Savarese rincorre Alfredo Cugini (centrosinistra). (Ansa).
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