Il San Benedetto contro le mafie, musica e Albero della Legalità

23/03/2017 di

“La mafia fa più paura quando non spara, come accade in questo momento”. Un invito a non abbassare la guardia, quello del giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni, che martedì mattina è intervenuto in diretta telefonica nel caffè digitale “Più libri, più liberi” organizzato all’Istituto “San Benedetto” in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno contro le mafie.

“E’ in questi momenti di stasi apparente – ha continuato Bolzoni – che la mafia, storicamente, è più temibile, perché si infiltra nel tessuto sociale ed economico”. L’iniziativa, che si è tenuta nella cornice suggestiva del parco dell’Istituto di Borgo Piave, è stata proposta alle classi seconde dell’Istituto dal gruppo di lavoro del Progetto Biblioteca, coordinato dalla prof.ssa Lodovica De Cinti. Proprio i ragazzi del “San Benedetto” sono stati protagonisti della mattinata con la lettura di di stralci di brani scelti nel lavoro preparatorio dell’iniziativa. Il dirigente scolastico Vincenzo Lifranchi ha voluto sottolineare, a sua volta, l’importanza di fare cultura della legalità nelle scuole. Infine l’educatrice Giovanna Mulé, siciliana di Alcamo, ha raccontato di come, ancora adolescente, abbia preso coscienza della presenza della mafia negli anni delle stragi nell’isola.

Prima dell’inizio della manifestazione, simbolicamente, gli studenti dell’Istituto hanno piantato un ginko biloba, l’Albero della legalità, nel parco della scuola. A conclusione, il concerto dei Rockeros, rock band del Convitto del “San Benedetto”, che fa dell’impegno per la legalità il filo conduttore del proprio repertorio.