Cittadella giudiziaria, l’Inail completerà i lavori e il Comune risparmierà sull’affitto

20/01/2017 di
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La cittadella giudiziaria sarà completata dall’Inail che poi la affitterà a canone calmierato: 300.000 euro all’anno. Una cifra ben inferiore a quanto si spende oggi, ovvero 1,2 milioni di euro per l’affitto della Procura in via Ezio, soldi che il Comune spende a favore dei proprietari dell’immobile.

La proposta di investimento dell’Inail (6 milioni di euro) risale ai tempi della gestione del commissario Barbato ma ora è realtà. E’ stata infatti inserita tra quelle ammissibili nei Piani triennali di investimento dell’Inail, in base al bando della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un piano che prevede 199 opere in tutta Italia, quella di Latina è l’unica finanziata in tutta la provincia.

Ma per perfezionare l’iter del finanziamento gli enti devono presentare i progetti esecutivi, non solo quelli definitivi. Per questo il Comune si deve attivare immediatamente, come ha già annunciato l’assessore Buttarelli durante il question time rispondendo a Calandrini: «Mi recherò a Roma a sottoscrivere l’accordo con l’Inail» per risolvere ogni eventuale ostacolo.

Dunque si prospetta un grosso passo in avanti verso quel progetto che sembrava ormai impossibile: la realizzazione di una cittadella giudiziaria con tutti gli uffici giudiziari del capoluogo. L’edificio realizzato grazie al finanziamento del Ministero della Giustizia (8 milioni di euro) è ormai abbandonato da anni, preda di saccheggi e furti di ogni genere. I lavori furono interrotti nel 2006. Ma ora potrebbe essere finalmente completato a destinato alla sua funzione.

LA STORIA DELLA CITTADELLA. Si tratta di un progetto faraonico proposto ed avviato nel 2003 dall’allora sindaco Vincenzo Zaccheo e che prevedeva la nascita di un “blocco giudiziario unico” in cui sarebbero stati ospitati Procura della Repubblica, Tribunale e Tar, con un posto di polizia e una stazione dei carabinieri. Il problema è che i costi di realizzazione sfiorano i 15 milioni di euro. Un elemento che fu motivo di accese e continue polemica anche ai tempi di presentazione dell’opera.  E infatti i lavori sono fermi dal 2006: il Ministero della Giustizia ha chiuso il rubinetto dei finanziamenti. E intanto più di 8 i milioni di soldi pubblici spesi fino ad ora per una struttura abbandonata all’incuria e agli atti di vandalismo. Ora l’ultima speranza è nell’investimento dell’Inail: 6 milioni di euro.