Terremoto, forti scosse sentite anche a Latina e provincia

18/01/2017 di
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Sono state avvertite anche in provincia di Latina, in particolare nella zona dei Monti Lepini, le nuove scosse che hanno colpito il Centro Italia alle 10:25, 11:14 e 11:26 con magnitudo fino a 5,4. La scossa è stata avvertita anche a Latina specialmente nei piani più alti, alcune persone sono scese in strada per precauzione ma la situazione è sotto controllo.

I dipendenti della sede Telecom in via Duca del Mare sono scesi in strada (nella foto). A Roma sospese le corse della metropolitana e nella zona Sud sono stati evacuati alcuni uffici.

A Sezze le scosse sono state percepite in maniera evidente, così come in molti altri paesi dei Lepini. I cittadini riferiscono di lampadari dondolanti e sedie che si sono spostate.

In tutta la provincia l’attenzione è concentrata sulle scuole.

CENTRO ITALIA. Le scosse di questa mattina nel Centro Italia, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si sono registrate tra le Regioni Lazio e Abruzzo, tra le province di L’Aquila e Rieti, alle ore 10.25 con magnitudo 5.3, alle 11.14 con magnitudo 5.4 e alle 11.25 con magnitudo 5.3. Dalle verifiche effettuate, gli eventi – comunica la Protezione civile – sono risultati avvertiti dalla popolazione, e sono in corso tutte le necessarie verifiche per eventuali danni a persone o cose.

Ad Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant’Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata.

SCOSSE MAI TERMINATE. «Le scosse non sono mai terminate dal 24 agosto, abbiamo superato le 45mila. Le persone che vivono su quei territori lo vivono quotidianamente». Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a Skytg24. «Abbiamo attivato tutte le strutture, che erano prontamente attive – ha aggiunto – un po’ perché si sta lavorando dal 24 agosto un po’ perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona».

IL GELO E LA NEVE. Le aree coinvolte dalle nuove scosse di terremoto sono le stesse già colpite dal sisma di agosto e ottobre «una zona purtroppo nota – ha spiegato Curcio – e un valore che può creare qualche problema soprattutto a infrastrutture che erano già in qualche modo compromesse anche se non ci attendiamo grandissimi crolli». «Siamo in contatto con le forze armate – ha aggiunto Curcio – per la parte neve erano state mobilitate le Regioni, Lombardia, Veneto Trentino Alto Adige, Bolzano. Siamo in contatto con Piemonte e le altre regioni per poter apportare un miglioramento per la parte neve. Ora si è inserita quest’altra questione, le gestiremo entrambe».

ZINGARETTI.  «È in corso una riunione ad Amatrice per le verifiche nelle frazioni, che sono molte. Con la neve di questi giorni è opportuno che si facciano tutte le verifiche del caso con i mezzi della Protezione civile e dei Vigili del fuoco per la valutazione dei danni». Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervenendo a RaiNews24, in merito alla serie di scosse sismiche che si sono verificate in centro Italia in mattinata. Zingaretti ha sottolineato come, a fronte di scosse in successione, il lavoro degli operatori sia continuo.