Addio Corpo Forestale, è stato assorbito dai carabinieri

02/01/2017 di

L’ultimo ammainabandiera per il Corpo Forestale dello Stato – effetto della riforma Madia – si è svolto ieri nella storica scuola di Cittaducale, fondata alle porte di Rieti nel 1905, e in quella di Sabaudia, inaugurata nel 1962 sul litorale pontino.

I forestali confluiranno per la maggior parte nell’Arma dei Carabinieri indossandone la divisa, mentre alcuni – circa 120 – andranno nel Corpo dei Vigili del Fuoco e altrettanti nella Polizia di Stato, una trentina verranno assorbiti dalla Guardia di Finanza. Si tratta di un passaggio a suo modo epocale che vede un corpo civile di settemila uomini assumere lo status giuridico militare.

Un precedente risale al 1926, quando Benito Mussolini soppresse e militarizzò quello che allora si chiamava Corpo Reale delle foreste, che diventò Milizia Nazionale Forestale.

Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri” è la denominazione ufficiale della nuova unità al comando del generale Antonio Ricciardi. Questa diversa organizzazione, sulla carta, e in base alle intenzioni di chi ha elaborato l’accorpamento, prevede una maggior efficienza dei costi di gestione e risparmi fino a 100 milioni di euro in tre anni.

In particolare, sono dodici gli articoli della riforma Madia che riguardano l’accorpamento dei forestali nell’Arma, con il passaggio anche di tutte le funzioni svolte, ad eccezione di quelle contro gli incendi boschivi che vengono trasferite ai Vigili del fuoco. Il nuovo Comando dipenderà dal capo di Stato Maggiore della Difesa per i compiti militari; dal ministro dell’Interno per i compiti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica; dal ministero delle Politiche agricole per le materie che riguardano la sicurezza e la tutela agroalimentare e forestale. Il personale che rifiuta di entrare nei Carabinieri, perché contrario alla militarizzazione delle sue funzioni prima svolte da civile, può presentare domanda per il transito in un’altra amministrazione dello Stato che valuterà la richiesta.

SABAUDIA. L’ultima cerimonia è stata molto commovente. L’ammaina bandiera si è svolto nel piazzale della scuola forestale di Sabaudia, tra sguardi pensierosi e lacrime. Il drappo verde con l’aquila d’oro è sceso lentamente dal pilone dove ha sventolato per oltre 54 anni. E’ stato piegato con cura e riposto. Prima di concludere la cerimonia i forestali hanno ascoltato il loro inno “Foresta, foresta”. Il futuro della scuola forestale di Sabaudia, istituita nel luglio del 1962 come sede distaccata di quella di Cittaducale, è ancora assolutamente incerto.