Kiwi, sedano bianco e olio: le eccellenze pontine sulle tavole a Natale

A Natale quanto spendono le famiglie italiane per imbandire le tavole? Quanto sono disposte a investire in beni alimentari pur di non perdere i piatti della tradizione? Marina Gargiulo, responsabile dello Sportello Formazione della Confartigianato di Latina e Presidente di “Donne Impresa”, ha elaborato alcuni dati dell’Ufficio studi nazionale.
A dicembre si stima una spesa delle famiglie per prodotti alimentari di 14,7 miliardi di euro, il 24,8% in più della media degli altri 11 mesi, di cui il 38,2%, pari a 5,6 miliardi, per prodotti offerti anche da imprese artigiane. Nel 2016 tiene il volume delle vendite al dettaglio di prodotti alimentari e da due anni non diminuisce. Nel settore dell’Alimentare e bevande lavorano in imprese artigiane 154.904 addetti, pari al 36,4% del totale. Nell’ultimo anno l’occupazione nel comparto cresce del 3,7%, superiore al Manifatturiero (+0,3%).
Negli ultimi cinque anni si registrano 93.900 occupati in più (+24,0%). Il confronto della dinamica del settore a livello europeo (effettuabile con i dati Eurostat) relativi ai primi 8 mesi del 2016 indica che l’export dell’Italia registra una crescita tendenziale del 3,1%.
Le vendite all’estero del capitolo “Torte, pane con uva passa, panettoni, panettone di Natale, cornetti e altri prodotti dolci della panetteria, della pasticceria o della biscotteria”, continua Marina Gargiulo della Confartigianato di Latina, registrano un incremento tendenziale dell’1,5%, combinazione di una crescita del 3,5% sui mercati dell’Unione europea, di cui i principali: Spagna, Germania, Svizzera e Belgio. L’Italia è al primo posto in Ue con 288 prodotti agroalimentari di qualità tra DOP, IGP e STG, 11 in più in un anno. Nel “bel Paese” tra i principali territori si rilevano crescite tendenziali sopra alla media nazionale a Roma (28,3%), Padova (16,2%), Venezia (15,7%), Torino (11,8%), Firenze (11,5%). L’ Export del settore Alimentare e bevande nelle provincia di Latina ammonta nell’ultimo anno a 134 milioni di euro con una variazione positiva di quasi il 10%.
Sono 4.965 i prodotti agroalimentari tradizionali censiti e caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. Le regioni che ne contano di più sono la Campania con 486 prodotti (9,8%), la Toscana con 460 (9,3%) e il Lazio con 396 (8,0%).
Latina vanta 12 prodotti di eccellenza (contro i 14 della Capitale). Ricordiamo tra gli altri il kiwi, il sedano bianco di Sperlonga, l’olio delle colline pontine. Sono 344 i laboratori artigianali di pasticceria e gelateria e 41 industrie lattiero-casearie nella nostra provincia: pasticcerie, gelaterie, forni, olifici, caseifici, birrifici, panifici, pizzerie, distillerie.
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