Tia 2006, la sentenza: illegittime tutte le cartelle esattoriali

Una sentenza boccia la TIA del 2006 e indica come illegittime tutte le cartelle esattoriali ad essa collegate. Nel mirino la TIA approvata con la delibera del Consiglio comunale numero 44 del 2006. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l’appello proposto da Latina Ambiente SpA per la riforma della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Latina del 6 novembre 2013 (numero 513/3/13).
«La sentenza – commenta l’avvocato Chiara De Simone – è piuttosto importante. La Commissione infatti non si è limitata a respingere l’appello proposto da Latina Ambiente Spa ma ha anche affermato il principio secondo il quale dopo l’abrogazione dell’articolo 49 del decreto legislativo 22/1997 ad opera del Codice dell’Ambiente, non era più consentito il passaggio alla tariffa di Igiene Ambientale (Tia), in quanto alla data del 30 maggio 2006 tale tariffa non era più esistente. La conseguenza – spiega De Simone – è che la delibera del Consiglio comunale di Latina numero 44 del 30 maggio 2006 è illegittima nella parte in cui ha istituito la TIA».
Dunque tutte le cartelle collegate alla TIA dovrebbero essere illegittime, secondo l’avvocato tutti i ricorsi pendenti potrebbero appellarsi a tale decisione. «E’ stata accolta – aggiunge Chiara De Simone – la tesi da me propugnata con il ricorso di primo grado, e cioè che tutte le cartelle esattoriali emanate in applicazione della TIA approvata con quella delibera comunale sono illegittime». La sentenza è stata emessa dalla Commissione Tributaria Regionale di Latina (sezione 40) il 20 settembre scorso.
A suo tempo, ho fatto ricorso. Parecchi l’hanno vinto, io e forse qualcun’altro l’abbiamo perduto. Nelle more mi è arrivata la signora equitaglia. Per fortuna che ho rateizzato: sto ancora pagando.
Avrei dovuto mettere un avvocato invece di affidarmi a quelle associaz….