Cisterna, rubate le ruote delle biciclette del bike sharing

08/09/2016 di
furto-ruote-bikesharing-cisterna

furto-ruote-bikesharing-cisternaUn vero e proprio atto vandalico si è registrato nei giorni scorsi nel quartiere San Valentino di Cisterna. Con i fondi europei del PLUS, unitamente alle piste ciclabili facente parte di una campagna di promozione e sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile, il Comune era riuscito a garantire un servizio ai cittadini che dall’anno scorso ad oggi ha riscosso molto successo: il bike sharing. Un’iniziativa che permette di prendere in prestito delle biciclette per poter girare la città a costi ridotti se non addirittura nulli. Per la prima mezz’ora, infatti, il servizio è gratuito per poi iniziare ad avere un prezzo, pur sempre minimo, stiamo parlando di 50 centesimi per un’ora. Da quando è stato introdotto, il servizio è iniziato a diventare una pratica assidua per i cittadini di Cisterna tanto da avere un aumento del numero di tessere acquistate.

Ma come per ogni servizio offerto e che può essere utile alla comunità si presentano i risvolti negativi. Nel corso del tempo si erano già registrati dei danneggiamenti e delle sottrazioni di piccole parti delle biciclette, come un campanello oppure un sellino, ma mai si era verificata una sottrazione di componenti così ingente e “metodica” come l’asportazione di quattro ruote anteriori di cui tre appartenenti a cicli a pedalata tradizionale ed una a pedalata assistita.

Va detto, purtroppo, che la maggior parte degli atti vandalici o furti finora avvenuti hanno riguardato la ciclostazione nel quartiere San Valentino. «E’ un atto sicuramente da condannare – ha commentato il Sindaco Eleonora Della Penna – sia come danno al patrimonio pubblico con conseguente costo sul bilancio comunale e quindi sulla collettività, ma anche e soprattutto un danno ai servizi resi e di immagine ai nostri cittadini soprattutto quelli residenti nel quartiere San Valentino dove, per accrescimento dei servizi e miglioramento della qualità della vita, è stata una scelta precisa collocare una ciclostazione. E’ per questo che li invito a tutelare con responsabilità questo, come altri beni, affinché non si debba rivedere tale scelta ed essere costretti a trasferire il servizio in un’altra zona della città».