L’estate di fuoco dei Monti Lepini. Comunità Montana: “Stato di emergenza senza precedenti”

16/08/2016 di
incendio-vigili-del-fuoco

IMG-20160816-WA0001Una vera e propria stagione di fuoco quella che sta vivendo la provincia di Latina. Tra le aree più colpite, il fronte Lepino è stato forse quello maggiormente stretto dalla morsa delle fiamme. “Siamo in uno stato di emergenza vera e di calamità naturale senza precedenti“, confessa in una nota stampa Onorato Nardacci, presidente della XIII Comunità Montana.

Occasione per dare risposte ad una situazione critica, che si ripercuote sul territorio lepino ogni estate, è stato l’incontro organizzato lo scorso sabato 13 agosto insieme agli uomini della Protezioni Civile-sezione Priverno e ai sindaci dei Comuni più colpiti, ovvero , Maenza, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Priverno, Prossedi e Sonnino.

Intervenire con un piano organico al fine di debellare una piaga che non presenta solamente dei risvolti economici quantificabili, ma anche sociali ed ecologici. “La prevenzione, le campagne di sensibilizzazione , l’assistenza dei numerosi volontari – continua Nardacci – hanno dimostrato il valore e la necessità di intensificare il piano integrato di prevenzione intercomunale, è necessario allo stesso tempo coadiuvare le azioni di contrasto e controllo con l’ausilio di strumentazione innovativa in grado di anticipare e fermare i focolai di incendi e monitorare aree vaste di territorio.”

Lo strumento per attuare un’operazione del genere è il ritorno ad una politica “comprensoriale”, e su questo si sono trovati d’accordo i Primi Cittadini presenti alla riunione. Un’azione coordinata dalla Comunità Montana che, come annuncia lo stesso presidente, “si farà carico di intervenire immediatamente per la fornitura di strumentazione tecnologicamente avanzata, grazie alla quale il Corpo Forestale dello Stato potrà meglio coordinare e  contribuire alla lotta contro gli incendi boschivi.”

Ma l’impegno alla collaborazione non basta, urgono azioni concrete. Come ad esempio costituire un COI (Centro Operativo Intercomunale) nella sede della Comunità a Roccagorga tra le Protezioni Civili e i Comuni; oppure la dotazione di strumentazione di alta tecnologia per l’avvistamento e la segnalazione degli incendi attraverso anche l’attivazione di una app specifica. Un’operazioone ad ampio spettro che difficilmente può essere portata a termine senza il coinvolgimento degli organi regionali e nazionali.

Ma il prossimo obiettivo è quello di rinnovare il piano agro silvio pastorale che scade quest’anno. “Uno strumento di pianificazione utile ed importante per la ricchezza di bilanci comunali ma soprattutto per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio come prevenzione”, sottolinea Nardacci. L’invito che la Comunità Montana fa a tutti i sindaci delle località interessate è quello di innovare tale delega. La salvaguarda dei Monti Lepini è in primis materia di chi questa eccellenza della nostra provincia la amministra ed è a partire da questa consapevolezza che bisogna lavorare per far fronte ad un simile stato emergenziale.