Caso meningite, 150 ragazzi di Latina sottoposti a profilassi

02/08/2016 di
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meningite-profilassi-vaccinoCirca 150 ragazzi di Latina, di ritorno da Cracovia, sono stati volontariamente sottoposti a profilassi contro la meningite. A seguito dell’episodio verificatosi a Cracovia durante la Giornata Mondiale della Gioventù, il sindaco Damiano Coletta ha immediatamente attivato la direzione generale della Asl nella figura di Giorgio Casati e l’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica. Non c’è nessun allarme, ma solo dei timori per quanto accaduto.

«La situazione è sotto controllo – sottolinea il Sindaco – non c’è alcun rischio né motivo di generare allarmismi. Nei prossimi giorni la Asl provvederà a comunicare le necessarie informazioni riguardo un ulteriore periodo di osservazione e sorveglianza. Si fa inoltre presente che i circa 150 ragazzi del gruppo della Diocesi di Latina sono stati tutti adeguatamente e tempestivamente sottoposti a profilassi presso il presidio ospedaliero di Padova».

susanna-rufiLA SITUAZIONE. Tanta paura il giorno dopo la morte per meningite fulminate di una giovane che aveva partecipato alla Gmg. La ragazza, Susanna Rufi, 19 anni, era transitata a «Casa Italia», il quartier generale dei pellegrini italiani nei giorni scorsi in Polonia, che ha visto il passaggio di almeno 100mila persone, e molti sono coloro che si sono sottoposti oggi a controlli. Non si è registrato ad ora nessun altro caso; anche il malore della giovane che viaggiava con la stessa comitiva della ragazza morta si è rivelato fortunatamente un falso allarme.

Molte delegazioni sono accorse in ospedale per chiedere informazioni e sottoporsi a profilassi preventiva. A Bolzano tutti i 120 partecipanti alla Gmg, compreso il vescovo Ivo Muser, sono stati visitati e sottoposti a profilassi al loro rientro. In Veneto il sistema sanitario ha accolto e assistito circa 1.063 ragazzi e nessuno presentava problemi di salute o particolari sintomi. Controlli e nessun rischio accertato anche per i 1.800 pellegrini di Brescia.

«L’unica arma per difendersi contro la meningite è la vaccinazione», avvertono gli esperti dell’Ospedale pediatrico bambino Gesù di Roma. «In caso di stretto contatto con un soggetto affetto da meningite è possibile proteggersi con una profilassi d’emergenza», confermano i medici.

Centinaia di ragazzi italiani sono invece ancora in Polonia e diversi sono i gruppi che si sono recati all’Istituto di Cultura italiana a Cracovia per avere ragguagli sul da farsi. La tv dei vescovi italiani, ancora sul posto, ha diffuso in un servizio al Tg2000 una informativa secondo la quale l’ambasciata italiana a Vienna, dopo aver contattato l’ospedale della città austriaca che ha avuto in cura la ragazza poi deceduta, ha comunicato all’Istituto di Cracovia che tutti coloro al di sopra dei 12 anni che sono stati a stretto contatto con la ragazza, ovvero che erano in pullman o nella stessa stanza, debbono sottoporsi a profilassi; non c’è invece un «rischio incrociato», ovvero che amici degli amici della ragazza possano correre rischi. E sempre Tv2000, che nei giorni scorsi ha dato grande copertura all’evento dei giovani con Papa Francesco, ha rinunciato a mandare in onda la trasmissione «SiamoNoi» con lo speciale che doveva concludere i servizi sulla Gmg di Cracovia.

«Quella in cantiere doveva essere una puntata di festa – spiegano dalla redazione – colma di gioia. L’allegria degli ultimi servizi girati a Cracovia. Le emozioni felici delle ragazze e dei ragazzi, appena rientrati dalla Gmg, che avrebbero invaso lo studio. Impossibile mantenere questo spirito. Davanti al “mistero” di una ragazza che muore tornando dalla Gmg, davanti al dolore della sua famiglia, davanti all’angoscia degli amici che con lei hanno condiviso emozioni, sogni e speranze è giusto fermarsi».

Susanna – raccontano dalla parrocchia – era una ragazza solare, raggiante, molto attiva. La domenica mattina suonava l’organo a messa. Teneva molto a questa Gmg, regalo dopo gli esami di maturità superati brillantemente.