PROFESSORE ASSENTEISTA DENUNCIA LA SCUOLA
di LAURA PESINO *
Assenze
per malattia accuratamente incastrate a permessi speciali per il diritto allo
studio, con laggiunta di aspettative non retribuite, giornate di ferie e
permessi per laggiornamento professionale. E con un occhio strategicamente
incollato al calendario: assenze sì, ma mai di sabato, mai nelle settimane di
Natale e Pasqua, mai nei ponti festivi e durante i mesi destate. Il risultato
sono decine di mancate giornate di lavoro attestate dai verbali, che ammontano,
tanto per dare unidea, a 198 giorni nellanno 2004-2005, a 112 nel 2005-2006, a
140 nellanno in corso.
Accade in un istituto tecnico superiore
del capoluogo, dove un docente di diritto, titolare della cattedra, per la
sistematica violazione dei suoi doveri, ha collezionato una lunga serie di
contestazioni, addebiti e sanzioni disciplinari. Molti diritti, pochissimi
doveri.
del capoluogo, dove un docente di diritto, titolare della cattedra, per la
sistematica violazione dei suoi doveri, ha collezionato una lunga serie di
contestazioni, addebiti e sanzioni disciplinari. Molti diritti, pochissimi
doveri.
Ma il professore, non contento, si è rivolto al giudice del lavoro,
chiamando in causa dirigente dellistituto e uffici scolastici, provinciale e
regionale, colpevoli, a suo dire, di non fissare gli impegni scolastici
pomeridiani con congruo anticipo, di non rispondere tempestivamente alla valanga
di richieste, di inviare sistematiche ispezioni (che provocano nel suddetto
professore stati di stress e ipertensione) e di aver imposto, durante le sue
ore di lezione, la compresenza con altri docenti.
chiamando in causa dirigente dellistituto e uffici scolastici, provinciale e
regionale, colpevoli, a suo dire, di non fissare gli impegni scolastici
pomeridiani con congruo anticipo, di non rispondere tempestivamente alla valanga
di richieste, di inviare sistematiche ispezioni (che provocano nel suddetto
professore stati di stress e ipertensione) e di aver imposto, durante le sue
ore di lezione, la compresenza con altri docenti.
Il caso
finisce così al tribunale civile di Latina, davanti al giudice Diana, al quale
il professore, che si definisce per giunta disorientato, fa presente di subire
gravissimi nocumenti fisici e psichici, riservandosi di adire la Procura della
Repubblica perché qualifichi ipotesi di reato penalmente perseguibili.
La guerra
si combatte ora nelle aule giudiziarie: professore contro la dirigenza
dellistituto, rappresentata dallavvocato Andrea Nascani, che ha presentato
memorie difensive e un contro-ricorso, corredato dalla sequela di assenze
collezionate. (* Il Messaggero, 15-05-2007)
si combatte ora nelle aule giudiziarie: professore contro la dirigenza
dellistituto, rappresentata dallavvocato Andrea Nascani, che ha presentato
memorie difensive e un contro-ricorso, corredato dalla sequela di assenze
collezionate. (* Il Messaggero, 15-05-2007)