I profughi siriani ad Aprilia: Qui ci sentiamo al sicuro

10/03/2016 di
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bambina-profughi-siriani-aprilia-latina-profugoNiente più tende né baracche. Nemmeno una casa tutta per sé, quello è l’obiettivo per il futuro. «Ma ora siamo al sicuro». Lo ripetono spesso i 23 siriani che da una settimana vivono nelle camere di un agriturismo vicino Aprilia.

Insieme ad altri 70 sono arrivati su un volo Alitalia grazie al progetto dei corridoi umanitari promosso dal governo italiano e finanziato da Federazione delle chiese evangeliche, Tavola valdese e comunità di Sant’Egidio.

Sono i primi, in due anni ne arriveranno mille da Siria, Marocco ed Etiopia. La più piccola del gruppo di Aprilia ha 11 mesi, 70 la più anziana. Per lo più musulmani, non mancano i cristiani. Insieme fanno prove di convivenza, cominciano a imparare l’italiano, i bambini giocano a pallone, i grandi aspettano di fare corsi di formazione per trovare un lavoro. E qualcuno, intanto, dà una mano ai proprietari dell’agriturismo, magari per macellare gli animali. In fondo è anche un compromesso per poter mangiare la carne, neo adattamento a quella halal.