OMICIDIO GIANGRASSO/SLITTA L’ESTRADIZIONE, TELEFONINO SEQUESTRATO

29/11/2007 di
di MARCO CUSUMANO * 

Si allungano i tempi per l’estradizione di Calin Cazan, il romeno arrestato a Zagabria, con l’accusa di aver ucciso Antioco Giangrasso nel suo piccolo appartamento in via Cesare Battisti il 4 agosto 2006. Il ministero della Giustizia non ha ancora ultimato la pratica di estradizione che, a questo punto, dovrebbe slittare a ridosso di Natale. Il sostituto procuratore Olimpia Monaco, a cui è affidata la complessa inchiesta, contatterà a breve i responsabili del ministero che si occupano dell’estradizione. Intanto è stato sequestrato dai carabinieri un telefono cellulare di Giangrasso: era in possesso di un cittadino marocchino, Elfarsi F. di 32 anni, che vive a Roma. Sull’apparecchio saranno effettuati ulteriori accertamenti che potrebbero fornire nuovi elementi all’indagine.


A giorni il giudice per le indagini preliminari deciderà sulla richiesta di incidente probatorio avanzata dal pm Olimpia Monaco che vuole riascoltare Bogdan Florin Hristea, romeno di 23 anni, il primo arrestato per l’omicidio del commerciante. L’uomo ha già rilasciato, nei gionri scorsi, una serie di dichiarazioni spontanee al magistrato che indaga sul delitto raccontando particolari inediti e accusando Calin Cazan, il connazionale richiuso a Zagabria e in attesa di essere estradato. Hristea ha detto di aver assistito all’aggressione di Cazan nei confronti di Giangrasso, di essersi spaventato e di essere fuggito dall’appartamento del commerciante. Nei precedenti interrogatori si era limitato ad ammettere di essere stato nella casa di Giangrasso e di aver dormito lì. Aveva detto che Giangrasso gli aveva dato ospitalità per una notte, «ma quando ho capito che aveva interessi particolari verso di me, me ne sono andato».
Nella casa di Giangrasso lo avrebbe portato proprio il suo amico Calin Cazan, che ora accusa. Dice che è stato lui ad aggredire il commerciante. Dichiarazioni pesanti che dovranno essere vagliate dai giudici e confrontate con la versione che fornirà Cazan. I due potrebbero accusarsi a vicenda, come spesso accade in casi simili. Il pm Monaco vuole riascoltare Hristea davanti al gip prima che Cazan venga estradato in Italia. Forse, lontano dal connazionale, Hristea potrebbe parlare più liberamente, senza paura, magari aggiungendo dettagli importanti.
Giangrasso fu trovato senza vita il 4 agosto 2006, poco dopo mezzanotte in via Cesare Battisti 5, in un appartamento nel pieno centro di Latina dove la vittima vedeva altri uomini per incontri omosessuali. Il commerciante era stato soffocato da un lembo di lenzuolo conficcato in bocca e tenuto premuto per mezzo della pressione di un cuscino. La vittima indossava solo gli slip ed era stato “incaprettato”. (* Il Messaggero 29-11-2007)