LA LETTERA Ecco perché è saltato il Carnevale di Latina
Pubblichiamo la lettera del Presidente dell’Associazione per il Carnevale di Latina Tino Di Marco sull’annullamento del Carnevale di Latina.
Trentaquattro anni di sfilate dei carri di carnevale non sono bastate a far considerare questa manifestazione come ormai una tradizione consolidata per la nostra giovane città. Dopo che siamo stati ignorati e liquidati in cinque minuti dal sub commissario, perché il Comune non ha fondi e non dà contributi a nessuno, ci siamo messi l’animo in pace e abbiamo pensato di aspettare il prossimo anno e il nuovo Sindaco.
La trentacinquesima edizione della sfilata dei carri di carnevale era stata rimandata all’anno prossimo. Forse per la pressione che la città ha esercitato siamo stati convocati in Comune per valutare la possibilità di fare la sfilata dei carri. Viene ribadito nell’incontro con forza dall’autorità commissariale che non è possibile dare contributi, ma che l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto fare degli acquisti per consentire lo svolgimento della manifestazione. Si concorda che il Comune provvederà ad acquistare i coriandoli e le targhe di partecipazione, provvederà alle spese della tipografia per manifesti e pubblicità e all’istallazione del palco in piazza, a norma di legge, e all’amplificazione. Questo impegno si aggira su circa cinquemila euro.
L’Associazione per il Carnevale di Latina, i Carristi Pontini e i gruppi presenti accettano le condizioni e si preparano per l’organizzazione e il recupero degli altri contributi per le altre spese, SIAE, Assicurazioni etc.etc. Dopo alcune ore ci viene comunicato che per il Comune non è possibile provvedere a quanto concordato ma che, adesso è possibile dare un contributo massimo di duemila euro da rendicontare con un sistema assurdo e incomprensibile, che praticamente dimezza il contributo stesso. Questa proposta viene respinta da tutti.
Vogliamo sottolineare che la cifra concordata di cinquemila euro non era per l’allestimento dei carri di carnevale, perché ogni gruppo si autofinanzia e la cifra complessiva per l’allestimento è superiore a trentamila euro, ma spese per consentire la sfilata che dovrebbero essere di competenza del Comune.
Sfatiamo una volta per tutte questa storia del pagamento della pulizia delle strade. In nessun comune d’Italia è richiesto questo pagamento e guarda caso invece sarebbe richiesto da un Comune che è proprietario al 51% della società che gestisce il servizio di pulizia. Per questo motivo non va assolutamente previsto il pagamento per una manifestazione organizzata da una associazione senza scopo di lucro. Non è una attività commerciale quella che proponiamo da 35 anni ma un servizio socio-culturale. Per L’occupazione del suolo pubblico a nessuno in tutti questi anni era mai venuto in mente di chiederne il pagamento. La concessione del suolo pubblico gratuito è d’obbligo per una manifestazione culturale.
Ci teniamo a chiarire che noi non vogliamo criticare nessuno e tantomeno i Commissari che certamente avranno seri problemi da risolvere per la situazione delle casse comunali. Le Amministrazioni comunali precedenti, almeno degli ultimi cinque anni, non hanno mai mostrato sensibilità culturale verso questa manifestazione che si è sempre effettuata solo per la tenacia e la forza di volontà di tanti appassionati e volontari. Eventuali impegni non rispettati dalle precedenti amministrazioni non sono mai stati richiesti a questa gestione commissariale, ma sono legati alla prossima amministrazione comunale alla quale, se sarà possibile, chiederemo il rispetto.
Quest’anno non riusciamo a farcela, non è possibile chiedere, a chi già per mesi al freddo si impegna a realizzare, a spese proprie, i carri con fatica e dedizione con il solo scopo di dare due giorni di felicità e allegria ai bambini di Latina, anche le risorse per pagare SIAE, assicurazioni, palco, amplificazioni, targhe tipografia e coriandoli.
Non dovrebbe essere difficile far capire l’importanza di una sfilata di Carri di Carnevale, che non riguarda solamente i giorni dello spettacolo, ma il grande lavoro che sta dietro. Fortunati quei Comuni e quei Sindaci che hanno gruppi e associazioni che passano mesi e mesi a lavorare per l’allestimento dei carri senza chiedere niente, ma per il solo gusto di stare insieme e crescere come cittadini e come città. Latina ha la fortuna di avere da trentacinque , ormai varie generazioni e migliaia di persone che si sono formate in un clima di collaborazione,di armonia, di fatica e di divertimento. Chi considera le sfilate fine a se stesse non ha compreso il vero valore culturale e sociale della preparazione dei carri.
Poi ci sono i giorni di festa e i bambini di Latina si ricorderanno per tutta la vita di quei momenti di allegria e spensieratezza. Ricordiamoci sempre che quei giorni sono il frutto di mesi e mesi di lavoro e di impegno. Una sfilata che vede coinvolti come attori protagonisti circa mille persone dovrebbe meritare rispetto. Chiederemo al prossimo Sindaco di impegnarsi perché Latina possa continuare a crescere socialmente e culturalmente anche con il piccolo contributo di questa nostra tradizione.
Per quest’anno a malincuore, ci dispiace tantissimo, non riusciremo a far gioire i nostri bambini, ma torneremo l’anno prossimo perché abbiamo capito dalla vicinanza e dall’affetto di tutti i cittadini di Latina che non si può permetter a nessuno di far morire questa manifestazione e questa nostra bellissima tradizione.
In un piccolo comune vicino a Latina, Sermoneta, la sfilata dei carri di Carnevale verrà effettuata, anche con la presenza di nostri amici del Carnevale di Latina. Prendiamo esempio da questo bellissimo comune che riesce ogni anno a mantenere questa tradizione.
Il Presidente dell’Associazione per il Carnevale di Latina
Tino Di Marco
Almeno quest’anno stiamo tranquilli, senza doverci sorbire anche la sfilata dei carri oltre alla ztl. Se tante volte Sermoneta ci rinnovasse l’offerta anche per l’anno prossimo.
Mi sembrano tutte scuse, dopo aver speso 30 Mila euro si sono persi per 5 Mila… Se era questo il problema andavo in piazza oggi è facevo una colletta. Ripeto non penso siano questi elencati nella lettera i problemi.
Il commissario Barbato mandiamolo a quel paese.. Negli ultimi 20 anni, Latina ha subito 3 commissariamenti: il primo (3 commissari) nel 91 se non erro, poi a seguire Nardone, e per ultimo Barbato. Ecco, nel 91 i carri non uscirono, in tutta Italia, perché c’era la guerra del golfo, Nardone i carri li ha fatti uscire.. Barbato.. ma va a quel paese.. và.
Il commissario attuale e le casse vuote sono purtroppo la conseguenza dei malaffari e della scalcinata e inguaiata politica latinense.
Per caso lavori in Comune? Se è si, allora spiegati meglio. Se è no, allora dovresti sapere che un tal commissario è pagato con i nostri soldi, compresi i sub commissari e tali decisioni vanno a scapito dei cittadini. Non mischiare le carte tra poteri, perché tali e quali sono!
Stiamo assistendo alla paralisi di una città al grido di ‘non si concede’ ..,una città giovane dove poche sono le tradizioni e dove la gente ed i giovani fanno fatica nel ricoscersi….34 anni di sfilata di carri non sono pochi e grazie sempre all’iniziativa di chi ci crede con impegno. Sono dispiaciuta per i tanti bimbi della nostra città . Non ci servono inquisitori e giustizialisti ma solo amanti di questa città !!!!!