Latina, il Vescovo incontra i giornalisti: Fate emergere ciò in cui credete

23/01/2016 di
Vescovo-Mariano-Crociata
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Il Vescovo Mariano Crociata

“La vita non è solo quella che corre. Le cose che contano nella vita sono quelle che vanno più lente anche se, nella folle corsa in cui siamo immersi, non le vediamo”. Con queste parole il Vescovo Mariano Crociata ha concluso, questa mattina, l’incontro con i giornalisti locali, in ricorrenza della 50° Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma per il 24 gennaio.

Un’occasione di dialogo e di scambio per parlare di solidarietà, comunicazione e giornalismo, ponendo al centro del dibattito la questione economica e l’importanza della riflessione, in un’epoca in cui tutto va sempre più veloce e in cui lo spazio dedicato a questo ambito si riduce drasticamente. Questi sono solo alcuni degli spunti emersi nel corso della conferenza, a cui il Vescovo Crociata ha tentato di rispondere ponendo nuovi interrogativi e cercando di offrire una visione nuova e più ampia dell’informazione.

Una realtà variegata e positiva, quella del giornalismo della Provincia di Latina, in cui televisioni locali, quotidiani e siti di informazione convivono e vivono attivamente, garantendo ogni giorno svariate possibilità di entrare in contatto con gli avvenimenti e con le questioni del territorio. Eppure, nonostante la grande vitalità, sorge incontestabilmente il problema dei tagli economici, causa di effetti collaterali sul lavoro delle redazioni e sull’inserimento dei più giovani nella professione, e alibi, talvolta, per far della comunicazione un prodotto degli interessi finanziari.

Un compito arduo quello dei comunicatori, quello di non perdere, nonostante tutto, l’indipendenza del giudizio e della valutazione rispetto agli interessi economici in gioco, ma anche rispetto al consenso della collettività. E questo è tanto più valido se si parla del rapporto tra qualità e diffusione della comunicazione.

Vescovo-Latina

Da sin.: Remigio Russo (Uff. Comunicazioni sociali della Diocesi di Latina), il Vescovo Crociata, Egidio Fia (Lazio TV)

Da alcuni decenni, in modo particolare è sembrato che il rincorrere un facile consenso, un po’ a tutti i livelli, anche a livello della comunicazione, pagasse” ha dichiarato il Vescovo. “Però non so se sia vero. (…) Io ritengo che in tutte le cose, l’istinto migliore che c’è nelle persone, che è un istinto vitale, ma è anche un istinto di intelligenza, di giudizio il più possibile retto sulle cose, alla fine porta a valutare la qualità, a valutare il merito”.

Proprio in tal senso, l’importanza di dare spazio alla propria voce diverrebbe fondamentale, contro ogni forma di limitazione economica e in piena consapevolezza dell’importante ruolo rivestito dal giornalismo, al fine di garantire la reale libertà di espressione.”Io leggo e ascolto, da quando sono arrivato, quanto in questo territorio siano presenti contaminazioni della malavita organizzata piuttosto drammatiche. Vorrei dire che il rischio che comporta riferirsi a questo mondo e darne notizia  non deve attenuare l’impegno” ha sostenuto Crociata. “E qui bisogna richiamarsi a quelle solidarietà sociali necessarie soprattutto quando ci sono dei rischi”.

“Le cose più importanti sono i valori” ha evidenziato il Vescovo. “Oggi le visioni del mondo sembrano essere scomparse e sembra ci sia solo una specie di lotta tra gruppi di interessi, tra portatori di interessi di vario genere, senza rendersi conto che nel lavoro entrano in gioco le idee, i valori di cui ciascuno è portatore. Non bisogna avere paura di mettere in gioco la propria visione del mondo, il proprio orizzonte di valori” ha proseguito, infine. “Non risparmiate di far emergere ciò in cui credete. (…) Il mio compito, il compito della Chiesa è lavorare giorno dopo giorno in modo che vengano su  o si confermino persone che cercano di costruire una visione della vita e una prassi di vita che vada nella direzione che voi col vostro lavoro, in altro modo, portate avanti”.

  1. I giornalisti soprattutto quelli locali (e Latina è un paesotto) non possono essere credibili. Chiacchiere al vento le parole del Vescovo. Non raccontano la verità ma la loro, travisata realtà!