L’inventore del Tutor chiede un risarcimento di 11,5 milioni, udienza a Latina
Un risarcimento di 11.453,950 euro. Questa la richiesta avanzata da Alessandro Patanè, imprenditore di Latina che ha fatto causa ad Autostrade per l’Italia per aver “copiato” il suo sistema tutor per il controllo della velocità sulle strade. Lo scrive Il Messaggero.
Patanè è comparso in udienza davanti al giudice Giuseppe D’Auria nel corso dell’udienza cautelare contro Autostrade. L’imprenditore ha chiesto il maxi risarcimento (solo per l’ingiustificato arricchimento) e la decisione ora spetta al giudice.
La vicenda giudiziaria è lunga e si articola in diversi procedimenti sia civili che penali. Autostrade si difende sostenendo di aver realizzato un sistema diverso da quello messo a punto da Patanè, mentre lui sottolinea che c’è stata una contraffazione evidente.
Nell’ottobre 2015 la Cassazione ha disposto un nuovo processo in Corte d’Appello per quanto riguarda la violazione del brevetto depositato da un’altra società toscana, brevetto di cui Patanè è licenziatario.
E l’accrocco per sapere quanta carta igienica uso ogni volta che vado al cesso, non l’ha inventato?
non credo, forse presumono che lei sappia contare