Vigili del fuoco, pochi e sottopagati. Appello ai politici: Azioni concrete subito

05/09/2015 di
giuseppe-murolo-vvff

giuseppe-murolo-vvffSotto organico, mal retribuiti in età avanzata (l’età media è 50 anni) e demotivati. È il quadro allarmante della situazione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco secondo il sindacato autonomo Conapo di Latina.

Le prime limitazioni al turn-over che hanno determinato la pesante carenza di organico risalgono a circa otto anni fa quando il governo decise che ogni 10 Vigili del Fuoco che andavano in pensione se ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10 ma non è bastato. Oggi mancano 3.854 vigili del fuoco operativi su un totale di 32.734, circa il 12%.

Le 250 assunzioni di Vigili del Fuoco previste dal governo per il Giubileo con il recente Decreto Enti Locali non andranno a colmare questo buco di organico in quanto si tratta della anticipazione temporale di assunzioni già previste con il meccanismo del turn-over dimezzato. La carenza di organico è quindi destinata ad aumentare ulteriormente se l’attuale governo continuerà a percorrere tale strada.

Siamo retribuiti molto meno dei colleghi di altri Corpi, un divario che va dai 300 euro mensili, nelle qualifiche più basse, sino ad arrivare a circa 700 euro di differenza nei gradi più elevati nonostante abbiamo mansioni di Ufficiali di Polizia Giudiziaria. Non abbiamo i trattamenti pensionistici legati all’attività operativa che hanno gli altri Corpi dello stato. Il personale vive questa cosa come una ingiustizia delle istituzioni considerando anche che il Ministro Alfano continua imperterrito a trattare diversamente i due corpi preposti alla sicurezza dei cittadini, Forze di Polizia e Vigili del Fuoco.

In questo momento poi, si è aggiunto anche il grave problema dell’aumento dell’età media del personale operativo, causata dalle mancate assunzioni, dall’immissione in ruolo di personale già in età avanzata e dall’elevazione dei requisiti di accesso alla pensione. Secondo il nostro ufficio studi, si è innalzata quasi alla soglia dei 50 anni, una situazione mai vista nella storia del Corpo nazionale. Tutto questo incide sulle capacità operative individuali, sui tempi di intervento ma anche sugli infortuni sul lavoro, che non a caso stanno aumentando.

Ai 3854 che mancano, vanno poi aggiunti circa 700 vigili del fuoco che a causa di vari infortuni e malattie, sovente per causa di servizio, sono ‘esonerati’ dai servizi operativi. Nel nostro lavoro gli ‘operativi’ possono passare da una attività di routine ad una super intensa nel giro di pochi minuti. E a 50 anni il fisico non risponde come a 30, è inevitabile.

In tutta la nostra vita professionale non veniamo nemmeno sottoposti ad un elettrocardiogramma sotto sforzo, quindi la nostra amministrazione non è a conoscenza se il proprio personale ha un fisico adeguato ad affrontare gli sforzi richiesti, cosa che riteniamo gravissima sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

Negli ultimi tempi tra i colleghi ci sono stati infatti anche numerosi malori ed infarti sul lavoro, ma non vediamo adeguate misure di prevenzione da parte del Ministero dell’Interno. E quando ci infortuniamo in servizio dobbiamo anticipare di tasca nostra i soldi per curarci, per poi vederceli rimborsare dopo anni.

Il Conapo da tempo chiede, inascoltato, uno sblocco del turn over, visto che cresce il numero degli interventi per disastri e calamità, ma anche il novero delle competenze: con la riforma della Pubblica Amministrazione, ad esempio, ci spetteranno funzioni ora assegnate al Corpo Forestale.

Problemi che si fanno sentire particolarmente presso il Comando Vigili del Fuoco di Latina che sconta storiche e gravi carenze di uomini e mezzi rispetto alla pianta organica prevista. E la recente apertura della nuova sede di Castelforte, strategicamente importante per la sicurezza del territorio sud-pontino, non fa altro che accentuare fortemente tali problemi.

La nostra sigla sindacale, in sede di contrattazione, aveva più volte lanciato il grido d’allarme riguardo sia la carenza strutturale organica sia, tra l’altro, la totale inadeguatezza della sede che ospita il distaccamento da poco aperto h24.

In conclusione per il Conapo, è anche arrivato il momento di colmare, o almeno ridurre, la citata e sperequazione retributiva che c’è tra i Vigili del Fuoco e gli appartenenti ad altri Corpi. Se il premier Renzi continuerà a dimenticare il problema delle gravi ingiustizie retributive che i Vigili subiscono rispetto agli altri Corpi, pur correndo rischi analoghi, scenderemo in piazza. Il rischio, da evitare a tutti i costi, è quello di avere personale sempre più stanco e demotivato.

Il sindacato lancia un appello anche ai politici della Provincia di Latina affinché sia ridata la giusta e piena efficienza al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, attraverso azioni concrete in vista della prossima legge di stabilità.