RACCOMANDAZIONI ALLA ASL, INDAGINI SU 5 CASI
di MARCO CUSUMANO *
Il clamore
intorno allo scandalo delle raccomandazioni nella sanità si è ormai
placato e forse è proprio questo il momento giusto per indagare. Il
procuratore capo Giuseppe Mancini, che sta seguendo personalmente la
delicata inchiesta legata alle lettere di raccomandazione scritte da
Claudio Fazzone allex direttore della Asl, ha lavorato in questi mesi
per valutare gli elementi raccolti e capire se esistono i presupposti
di reato.
Nella montagna di segnalazioni sono stati isolati cinque
casi. Sono questi i casi più sospetti, gli unici che potrebbero portare
a conseguenze di tipo penale. Gli unici cinque casi sui quali – a
quanto emerso finora – la Procura intende indagare in maniera più
approfondita.
casi. Sono questi i casi più sospetti, gli unici che potrebbero portare
a conseguenze di tipo penale. Gli unici cinque casi sui quali – a
quanto emerso finora – la Procura intende indagare in maniera più
approfondita.
Per questo motivo nei giorni scorsi via Ezio ha
acquisito dalla Asl tutta la documentazione relativa a questi cinque
casi sospetti. Si tratta di materiale relativo a concorsi pubblici,
trasferimenti e fascicoli con documenti che gli inquirenti vogliono
verificare uno ad uno. Lobiettivo è capire se dietro quelle lettere di
raccomandazione esiste qualcosa di più.
Raccomandare qualcuno non è
infatti un reato, semmai un esempio di malcostume comunque non
perseguibile. Ma se dalla raccomandazione nasce qualcosa di diverso, se
qualche candidato viene favorito in una prova pubblica o se si
interviene in qualche modo sugli esami scritti o orali, allora il
discorso cambia. Gli investigatori vogliono verificare proprio
questo, per capire se dietro le lettere cè qualcosa di più. Se quei
nomi segnalati portano ad illeciti di qualsiasi genere.
infatti un reato, semmai un esempio di malcostume comunque non
perseguibile. Ma se dalla raccomandazione nasce qualcosa di diverso, se
qualche candidato viene favorito in una prova pubblica o se si
interviene in qualche modo sugli esami scritti o orali, allora il
discorso cambia. Gli investigatori vogliono verificare proprio
questo, per capire se dietro le lettere cè qualcosa di più. Se quei
nomi segnalati portano ad illeciti di qualsiasi genere.
La Procura
non ha più trovato le altre lettere di raccomandazione che stava
cercando dopo lesplosione dello scandalo. Alla Asl non ci sono, e
neanche molti originali sono stati trovati. Gli inquirenti speravano in
uninformazione riservata in grado di indirizzarli verso le missive,
magari un messaggio anonimo da chi ha conservato scrupolosamente le
altre lettere già pubblicate. Ma non è arrivata nessuna segnalazione.
Non solo. Alla Asl è anche sparito il famoso fascicolo 00DA
allinterno del quale sarebbero state custodite alcune delle lettere
mancanti. Chi lha fatto sparire? Cosa conteneva esattamente? Cerano
altri nomi influenti che dovevano restare nascosti?
Fazzone
commentò così la pubblicazione delle sue lettere di raccomandazione
alla Asl: «Lho fatto e continuerò a farlo, finché farò politica
segnalerò i problemi della gente ma senza compiere nulla di illegale o
prevaricare le competenze di un eletto. Non cè alcuno scandalo, sono
semplicemente stato dalla parte dei cittadini».
Ma per cinque casi
lo scandalo potrebbe trasformarsi in reato. E a quel punto le
raccomandazioni non sarebbero più solo un esempio di malcostume, ma
qualcosa di ben più grave. (* Il Messaggero, 12-05-2007)