Uccise il padre a bastonate, pena ridotta a 8 anni per Cristian Canò

21/04/2015 di
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cristian-cano-latina24ore-567893226Consistente riduzione di pena in appello per Cristian Canò, il ventenne sotto processo per aver ucciso a bastonate il padre Gennaro durante un litigio. Otto anni di reclusione gli sono stati inflitti dalla I Corte d’assise d’appello di Roma, sei in meno rispetto alla condanna di primo grado stabilita dal gup di Latina all’esito del processo col rito abbreviato.

La riduzione è stata determinata dalla concessione dell’attenuante della provocazione prevalente sulla contestata aggravante dell’aver commesso il reato nei confronti di un genitore. Era il 21 dicembre del 2012 quando, al lido di Latina, fu trovato il corpo agonizzante di Gennaro Canò, 53 anni; trasportato in ospedale con profonde ferite al capo, morì durante un delicatissimo intervento chirurgico. Fu il figlio Cristian, nel cuore della notte, a confessare di aver colpito il padre nel corso di una violenta lite. Secondo quanto si è appreso, Cristian aveva chiesto un appuntamento al padre per un chiarimento dopo la separazione dalla moglie.

gennaro-canoL’incontro ci fu in piazza del Popolo a Latina; di lì insieme raggiunsero la zona del lido per prendere un caffè e fare una passeggiata. Nacque però una nuova lite nel corso della quale l’uomo cominciò ad offendere l’ex moglie provocando la reazione del figlio. I toni si scaldarono definitivamente quanto Cristian fu colpito da uno schiaffo; ci fu una violenta colluttazione e il giovane, in preda a una rabbia cieca, afferrò un bastone trovato in spiaggia e colpì con violenza il padre per quattro volte, lasciandolo tramortito. Poi, sotto choc, fuggì. Quella colluttazione fu vista da lontano da qualcuno che avvertì la polizia. Mentre gli agenti procedevano all’identificazione della vittima, in Questura si presentò Cristian, accompagnato dalla madre. Raccontò della lite in spiaggia, dei tanti dissidi familiari, delle violenze; seppe della morte del padre dalle forze dell’ordine. Processato, Cristian Canò (che era difeso dagli avvocati Angelo e Oreste Palmieri) fu condannato a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. Sentenza oggi riformata in appello.