Giuroiu fu minacciato prima del delitto, parla in aula la fidanzata

11/03/2015 di
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nicolas-giuroiu-latina24ore“Il mio fidanzato fu minacciato diverse volte prima di essere ucciso”. Ha parlato per ore in aula la fidanzata di Adrian Giuroiu, il 28enne romeno ucciso e gettato in un pozzo a Cisterna. La ragazza di vent’anni ha accusato gli imputati Ranieri e Adrian Ginga, entrambi 18enni, assistiti da Gaetano Marino e Giancarlo Vitelli.

La giovane – rispondendo alle domande del pm Gregorio Capasso – ha riferito di alcuni episodi di minacce nei confronti del suo fidanzato. «Le minacce – ha detto in aula – sono avvenute pochi giorni prima dell’omicidio, attraverso alcune telefonate, ma anche di persona quando Ranieri tirò fuori una pistola spingendola contro il petto del mio ragazzo… Io ho avuto molta paura. Poi ha detto “Vuoi che ti faccio vedere come si spara?”».

In una telefonata, appena tre giorni prima del delitto, Ginca disse a Giuroiu: «Ti farò una cosa che nessuno sentirà più parlare di te!». Il movente dell’omicidio sarebbe legato a un contrasto tra i due accusati e la vittima perché Giuroiu avrebbe voluto far prostituire la fidanzata di Ginca.

Prima della ragazza è stato ascoltato un agente della Squadra Mobile , in merito proprio alle indagini sui tabulati telefonici, e poi il medico legale Filippo Milano che eseguì l’autopsia il quale ha descritto il tipo di ferite riportate dalla vittima, sottolineando che i colpi furono esplosi da una distanza minima di 40 centimetri.

Per il delitto è stato già condannato a 8 anni, dalla seconda sezione della Corte D’Appello del tribunale per i Minori di Roma, un ragazzo 16enne rinchiuso a Casal del Marmo, difeso dagli avvocati Giancarlo Vitelli, Oreste Palmieri e Stefano Perotti. Il pubblico ministero aveva chiesto 16 anni.