ISOLA DEI CIURLI, LA CASSAZIONE: ORA SI PUO’ DEMOLIRE

10/05/2007 di
L’Isola dei Ciurli di Fondi, il più grande ecomostro della provincia pontina, potrà essere abbattuto. La Cassazione, dopo la sentenza del 26 aprile, ha infatti confermato la confisca dell’intera area che ora passerà nelle mani del Comune. L’amministrazione potrà disporre l’immediata demolizione dei 21 scheletri, simbolo di scempio ambientale e abusivismo.

 
La storia dell’Isola dei Ciurli scritta da Legambiente:
 
"La vicenda della lottizzazione detta Isola dei Ciurli, nel Comune di Fondi – LT – in località Salto di Fondi, ha inizio nel 1968, quando la Cooperativa Isola dei Ciurli ottenne dal Comune di Fondi il permesso a costruire per 60 ville su una area estesa per circa 21 ettari. All’epoca del rilascio dei permessi a costruire, il Comune di Fondi non era dotato di Prg. Già nel 1971, il Commissario Straordinario del Comune, Dott. Barbato, annullò tali concessioni edilizie.

Successivamente, ancora per iniziativa di un Commissario Straordinario , Dott. Riondino, vennero annullati – il 2.08.1974, con l’ordinanza n. 174 – i permessi a costruire per le prime 21 ville già rilasciati per illegittimità, dopo aver verificato che l’intervento edilizio in questione assumeva il profilo della lottizzazione a scopo edilizio, e quindi necessitante di un Piano particolareggiato. Alla data dell’annullamento dei permessi a costruire, nel territorio comunale vigevano le norme di salvaguardia date dal Prg adottato, previa deliberazione del Consiglio Comunale, avvenuta in data 16.06.1973. Oltre all’annullamento delle concessioni, il provvedimento del Commissario contemplò anche la contestuale diffida alla demolizione di tutte le opere realizzate. A queste iniziative, si affiancò un ulteriore provvedimento, adottato dal Pretore di Fondi, il quale – 22.03.1974 – ordinava il sequestro del cantiere, e una perizia tesa a stabilire il livello di avanzamento dei lavori propedeutici alla realizzazione delle prime 21 ville sulle 60 complessivamente previste.

Finita l’epoca del Commissariamento, si insedia la nuova Amministrazione Comunale. La Cooperativa Isola dei Ciurli, nella persona del suo Amministratore, Dott. Vitaliano Bellucci, ottiene il ripristino delle concessioni edilizie già soppresse. Tutto ciò nonostante la condanna inflitta dal Pretore di Fondi, Dott. Napolitano, nel luglio del 1973, nei confronti dell’ ex Sindaco di Fondi – on. Antonio Sepe -, del vice – Sindaco – on. Demetrio Rotunno – e del costruttore/amministratore della Cooperativa Isola dei Ciurli – dott. Vitaliano Bellucci – , a due mesi di reclusione e alla interdizione dai pubblici servizi per un anno. La parte soccombente presentò ricorso in appello presso il Tribunale di Latina, e la prima sentenza, come visto di condanna, venne rovesciata completamente, con un’ assoluzione per tutti.

Ma il Pubblico Ministero del processo – il Dott. Alfredo Santangelo – fece ricorso contro la citata sentenza, e la Cassazione fece rifare il processo, che, però, confermò il primo verdetto del Pretore.

Dopo alcuni anni, durante la quale l’intera vicenda sembra essere ormai dimenticata, tranne per la spettrale presenza di quei 21 scheletri di ville edificate allo stato rustico, la Cooperativa Isola dei Ciurli viene liquidata, poiché in stato di insolvenza, come stabilito con Decreto Ministeriale datato 8.04.1978, e messa in liquidazione coatta amministrativa, con obbligo di vendita dei terreni e dei rustici insistenti. Il nuovo compratore è il titolare della Società ICIM – Immobiliare Compravendita Immobili e Mobili – dott. Mario Monacelli, di professione commerciante. Quasi contemporaneamente, il 20.3.1978, con la Deliberazione n. 1.353, la Giunta Regionale del Lazio, approvava il Prg del Comune di Fondi.
 
 Per il “comparto denominato Isola dei Ciurli”, il nuovo strumento urbanistico prevede, letteralmente, quanto segue: “ …la predetta sezione Urbanistica ne aveva proposto il ridimensionamento attraverso un congelamento dei volumi esistenti e la non utilizzazione, ai fini edificabili, dei lotti ancora disponibili, sottoponendo peraltro la parte già edificata ad una razionalizzazione per il recupero degli standard urbanistici”.
 
Una previsione, questa, che farebbe pensare ad un “congelamento dell’esistente”, con il chiaro intento di “salvare” quei 21 scheletri e, ovviamente di “completarli”. Ma, immediatamente di seguito, la Deliberazione sul nuovo Prg della Giunta Regionale, aggiunge “Poiché tale razionalizzazione appare realizzabile soltanto nel contesto unitario dell’intero comparto ed in considerazione che è necessario comunque definire la disciplina sostitutiva della parte non ancora edificata del comparto stesso, allo scopo di evitare un vuoto normativo, si prescrive che il comparto in fregio alla S.S. Flacca denominata “Isola dei Ciurli” va declassato da zona di ristrutturazione B4 a zona agricola V/2 – indice fondiario: 0,03 mc/mq. L’Amministrazione comunale, attraverso una variante o un piano particolareggiato in variante, potrà tuttavia in seguito proporre una razionalizzazione del comparto stesso sulla base di un indice di edificabilità territoriale pari al rapporto tra la

volumetria esistente e la superficie dell’intero comparto”. In buona sostanza, la Deliberazione Regionale permette sia di “assumere” nel nuovo strumento urbanistico le sentenze della Magistratura – ovverosia procedere alle demolizioni – sia di varare un piano particolareggiato previa variante. Per l’oggi, quindi, in mancanza di una variante comunale specifica, dato l’indice fondiario stabilito, su 60 ettari complessivi del comparto, mq 178.245 – 17 ettari – sono edificabili mc 5.347 ad uso agricolo, e mq 24.000 a vincolo di standard urbanistico. Al contrario, risultavano già realizzati al momento dell’approvazione della Deliberazione Regionale sul Prg di Fondi, 27.648 mc ad uso residenziale su 210.000 mq.

L’atto successivo di questa vicenda è, innanzitutto, rappresentato dalla Legge Regionale n. 28/80, relativa alle norme concernenti l’abusivismo edilizio ed il recupero dei nuclei edilizi sorti spontaneamente. Infatti, sulla base della Legge Regionale, ed in applicazione del Prg, il Consiglio Comunale di Fondi, con la Deliberazione n. 556 del 5.12.1983 adotta la Variante Speciale per le zone V/1, V/2, V/3, applicando così l’art.15 della stessa Legge Regionale citata.
 
In ogni caso, sia pure con la variante adottata, vengono esclusi dal beneficio di legge n. 10 delle 21 ville già edificate, in quanto ricadenti nella fascia di rispetto dei 300 mt dalla linea di battigia del mare, così come stabilito da un’altra Legge Regionale, la Legge n. 30 del 2.7.1974. Il 22.05. 1985 è l’anno del Decreto Ministeriale con il quale il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali, integra la dichiarazione di notevole interesse pubblico, già risalente al 15.12.1959, ai sensi della legge 29 giugno 1939 n. 1497, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26.03.1960 n. 7, per la zona costiera sita nell’ambito dei Comuni di Fondi e Sperlonga, nella quale si può godere l’amplissima visuale verso la conca di Fondi fino ai Monti Ausoni e agli Aurunci e verso il suggestivo paesaggio lungo il mare. Il primo giorno di Aprile del 1986 è la data di presentazione, ai sensi della legge 47/85, ossia il I° Condono Edilizio, presso il Comune di Fondi, di 21 domande di concessione in sanatoria per ognuno dei manufatti edificati nel comprensorio Isola dei Ciurli.
 
Il 24.04.1987 è la data di adozione da parte della Giunta Regionale del Piano Territoriale Paesistico con la Delibera n. 2280 del 28.4.1987. Nel PTP Regionale, l’ambito dell’Isola dei Ciurli ricade nell’ambito n. 13/3, e l’area è classificata nella sottozona P/a – ossia area di tutela paesistica, con un indice di fabbricabilità stabilito in 0,015 mc/mq, su lotto minimo di 20.000 mq.
 
 
Poiché, come appena illustrato, l’area è soggetta a vincolo paesaggistico, l’iter delle 21 domande di concessione in sanatoria deve essere corredato – art. 32 legge 47/85 – dal parere favorevole dell’Ente preposto alla tutela del vincolo paesaggistico, ossia dal nullaosta Regionale: nullaosta che il 18.10.1988 l’Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio, on. Raniero Benedetto, trasmette al Comune di Fondi. In data 14.05.1990, il Sindaco pro tempore, On. Onorato Mazzarino, alla vigilia delle elezioni amministrative, previo pagamento degli oneri di urbanizzazione, rilascia le 21 concessioni in sanatoria.
 
E’ da notare che all’epoca, presso il Comune di Fondi, risultavano essere state presentate n. 5.564 richieste di concessione in sanatoria, e, delle quali , soltanto 444 richieste – pari quindi al 7,9% del totale – erano già state “trattate” per la conclusione dell’iter amministrativo propedeutico al rilascio delle concessioni in sanatoria . Ciò significa che quelle 21 richieste di concessione relative alla lottizzazione Isola dei Ciurli, furono “trattate” repentinamente attraverso una sorta di “corsia preferenziale”, a beffa di quei cittadini che, magari, per abusi di minore entità e con minore impatto ambientale, ancora oggi attendono la concessione in sanatoria ai sensi del I° Condono.
 
Dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative, cambia il quadro politico nel Comune di Fondi: in conseguenza, il nuovo Sindaco On. Arcangelo Rotunno, emette ordinanza di sospensione lavori per le opere realizzate nel comparto Isola dei Ciurli, “congelando” così le concessioni in sanatoria. Il 15.1.1998 il Tar del Lazio., sezione di Latina, accoglie il ricorso della proprietà contro l’ordinanza sindacale, per illegittimità dell’atto e eccesso di potere.
 
Forti di ciò, la proprietà presenta al Comune di Fondi un progetto di lottizzazione convenzionata, che, immediatamente, dopo un ulteriore cambiamento del quadro politico – amministrativo locale, viene accolta dal Comune, diventa la Deliberazione n. 84 del 29.9.1998.
 
In data 8.03.1999 l’Assessorato Urbanistica e Casa della Regione Lazio, ricevuto dal Comune di Fondi il Piano di lottizzazione, ai sensi del comma 4, art. 2 della legge 36/87, esprime il proprio parere. Il documento regionale, firmato dall’Arch. Bianco, dirigente del settore, evidenzia, tra l’altro, quanto segue: 1) il Prg di Fondi qualifica il comparto quale area agricola, ma, come lo stesso Prg prescrive, il Comune di Fondi può predisporre una variante o un piano particolareggiato.
 
La Delibera n. 84 non ottempera alle prescrizioni del Prg; 2) il settore Urbanistica e Casa della Regione Lazio è del parere che ai sensi del comma 2 art. 4 lr 36/87, per il progetto in sanatoria non esista corrispondenza della deliberazione n. 84/98 alle norme della lr 36/87 e che quindi il progetto medesimo non possa essere approvato dal Consiglio Comunale. Nonostante ciò, il Comune di Fondi con la delibera n. 32 del 21.6.1999 approvava la lottizzazione ed autorizzava la sottoscrizione della convenzione secondo lo schema approvato.
 
L’ultimo atto di questa vicenda è del 15.07. 2004, data nella quale viene resa pubblica la sentenza del Tribunale di Latina: in relazione alla vicenda dell’Isola dei Ciurli, il costruttore Monacelli viene condannato ad un anno di arresto, quarantamila euro di ammenda, e la confisca dei terreni per lottizzazione abusiva".