BLOG – So’ de Latina. Come digerire parole e melanzane alla parmigiana

31/05/2020 di

Ieri sera mentre cucinavo le melanzane alla parmigiana riflettevo sul fatto che le parole sono importanti.
Leggere e ascoltare continuamente che dobbiamo mantenere il “distanziamento sociale” non mi fa bene.
Sento un senso di solitudine e abbandono, anche se poi sola e abbandonata non lo sono.

Di chi è la colpa? Della mia indole pessimista? Di qualche trauma infantile? No, questa volta no. È colpa della parola.
Se cercate sul vocabolario la definizione di “sociale” capirete che non è il termine adatto.
Meglio parlare di “distanziamento fisico”, come già hanno suggerito tante persone che la pensano come me. Lontani con il corpo, ma vicini in quanto società, comunità.
Le parole sono il pensiero e fanno il pensiero.

Mentre friggevo le melanzane ho pensato che però è inutile soffermarsi sulla differenza tra sociale/fisico, perché ormai a Latina e provincia siamo già nella fase 10 e siamo tutti vicini vicini, socialmente e fisicamente, senza nasconderci, senza paura!

Andrà tutto bene, pensavo mentre disponevo le fette di melanzane sulla teglia cospargendole di besciamella vegana. Besciamella vegana. Potrebbe andare meglio però.

Stavo pensando a una bella mozzarella di bufala, quando le parole della signorina del tg mi hanno distratto. Diceva: “La seconda ondata del coronavirus? Un dato obiettivo”. La signorina spiegava che quando riapriranno i confini italiani ai cittadini dell’Unione Europea, i rischi di contagio saranno maggiori.

Meno male che a Latina il turismo va male. Ma dentro di me sapevo che non era una giustificazione fondata.
È un periodo difficile per gli ansiosi.
Così per rilassarmi mi sono buttata sulle melanzane alla parmigiana ma ho esagerato e ho dovuto fare su e giù per le scale del condominio per digerire.

Grazie alle scale la parmigiana è scesa nelle gambe, che sono diventate più pesanti dei miei pensieri. Non riuscivo più a camminare. Allora ho deciso di sedermi sul divano e di scrivere, ma anche le parole erano diventate pesanti, più pesanti delle gambe e dei pensieri. Macigni. È difficile alleggerire le parole. Non ci sono scale che aiutino, non c’è una palestra e nessuno ti insegna come fare. E nessuno ha mai pensato a un bel tutorial su YouTube.

Allora ci ho pensato io.
Immaginate di aprire YouTube, cercare “tutorial sulle parole” e vedere una ragazza sui 25 anni anni che vi dice:

“Ciao a tutti, come state? Oggi vi farò vedere come si alleggeriscono le parole, parole come noia, tristezza, ignorante, stronza, parmigiana! Siete pronti? Allora via con il primo step!

(musica)

“Per prima cosa, state zitti. Non dovete parlare per forza quando sentite che le parole sono pesanti. Questo vi permetterà di farle scendere lentamente ed espellerle in bagno dopo qualche ora. Tirate più volte lo sciacquone perché qualche parola potrebbe rimanere a galla. Se dopo qualche ora le parole tornano ancora su come le melanzane alla parmigiana che avete mangiato a cena, andate di nuovo in bagno e mettetevi un dito in gola. Questo metodo vi farà alleggerire in poco tempo. Dalle parole, dalle melanzane alla parmigiana bò.
Secondo step!

(musica)

Scrivete su un foglio le vostre parole pesanti. Vi accorgerete presto che mentre scrivete la vostra mano perderà peso. Pian piano anche la testa perderà peso. Alzatevi e camminate, vi sembrerà di volare. Un consiglio: non pesatevi sulla bilancia altrimenti tornerete a pesare come prima. Terzo step!

(ancora musica)

– Attenzione! Questo step è rivolto solo a coloro che hanno superato i primi due-
Sputate le vostre parole pesanti contro un muro. Evitate assolutamente di farlo contro gli esseri umani. Badate bene anche al luogo. Sì alle case vuote e agli spazi aperti, no in macchina e sui cavalcavia.

E per oggi è tutto, spero di esservi stata utile! Mi raccomando, raccontatemi le vostre esperienze perché mi fa tanto piacere leggere i vostri commenti e non dimenticate di seguire il mio canale, ciaooooo!!!”

(musica finale)

La prossima volta le melanzane invece di friggerle le faccio alla griglia. E niente besciamella vegana.