ARRIVA IL “SALVAMAMME”, SU FACEBOOK L’AIUTO ANTI-CRISI

01/08/2010 di

Crescono i messaggi d’aiuto, colpa crisi, che arrivano su Facebook. E a lanciarli questa volta sono le mamme. C’è bisogno di pannolini, latte in polvere, vestiti, omogeneizzati e consigli, perchè i bimbi crescono in fretta. E ora Facebook è diventato lo snodo di soccorso per le famiglie in difficoltà. A raccogliere le richieste l’associazione Salvamamme. «In questo momento ci è arrivato un pacco… grazie», si legge in uno dei tanti messaggi che compaiono sulla bacheca di questa organizzazione.


A scrivere è una famiglia di Caltagirone, in provincia di Catania. Il pacco giunto nella città siciliana contiene vestiti, giochi, medicine per la mamma in attesa, scarpine e una coperta per il piccolo, che nascerà a dicembre. E questa, per Grazia Passeri, anima dell’organizzazione, con vent’anni di volontariato alle spalle, è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle missioni portate a termine dal momento che sulla bacheca di Salvamamme richieste di aiuto e ringraziamenti piovono da tutte le parti, dal Brasile, alla Romania, passando per le città italiane, come appunto Caltagirone e anche Benevento. L’associazione ha sede a Roma e la base operativa è il Centro nutrizionale del bambino, nel Villaggio Olimpico, quartiere costruito per gli atleti delle Olimpiadi del 1960. In questo centro, da aprile, i volontari di Salvamamme hanno aiutato 537 donne, di 51 nazionalità, di cui 38 in gravidanza e 786 bambini tra 0 e 3 anni, fornendo pannolini, latte in polvere ma anche consulenze di pediatri e psicologi. L’organizzazione è attiva anche nell’ospedale S.Camillo, all’ interno di Patologia Neonatale (dove sono state aiutate finora 2.500 donne di 75 nazionalità e 3.100 bambini) e nel villaggio di pescatori Mila 23, sul delta del Danubio, in Romania. In vista delle ferie estive, l’associazione ha pensato di organizzare una distribuzione straordinaria di vestiti, questa volta ‘livè e non sulla rete. Grazia Passeri dona giocattoli ai bambini e racconta le storie delle donne che si sono avvicendate al Centro. C’è quella di Rosy, giovane mamma cubana, arrivata incinta e ora diventata farmacista, che fa la volontaria e prescrive vitamine e integratori ad altre mamme. Poi c’è Ida, una peruviana in Italia dal 1995, che, superati i 40 anni e con una figlia di 20, nel 2007 scoprì di essere incinta di due gemelli. Attraverso il comune arrivò a Salvamamme che nel tempo le ha fornito l’aiuto necessario e le ha fatto frequentare un corso per operatrice socio-sanitaria. Oggi, Ida è una volontaria instancabile, piega, divide e riempie decine di scatoloni colorati con vestiti per bambini. Tra le mamme volontarie c’è anche Mona, diciottenne egiziana mamma di tre bambini, in Italia da otto anni. A Mona serve tutto: latte, vestiti e un pediatra. Poi c’è Jennifer, nigeriana di 28 anni che porta Florhe Amas, una piccola di 4 mesi, legata a sè con una fascia sulla schiena. Le regalano latte di soia, biscotti, omogeneizzati e un passeggino. Inoltre una psicologa si prende cura dei casi ‘difficilì e Anna Maria, membro della Croce Rossa, porta i rifornimenti ai bambini dei campi rom. I vestiti, gli alimenti, i giocattoli e tutto quanto Salvamamme distribuisce è frutto della bontà di donatori privati, di finanziamenti del Comune di Roma e della Regione.