INEDITO DI MOZART AL FESTIVAL PONTINO
Che i numerosi festival di teatro e musica, organizzati soprattutto in estate siano capaci di tirar fuori creazioni artistiche inedite o misconosciute, lasciate nel dimenticatoio, difficilmente proponibili nelle programmazioni normali, è cosa risaputa, pertanto degna di grande apprezzamento. Se ne è avuta una ulteriore prova al Festival Pontino di Musica, attualmente in pieno svolgimento fra Latina e i centri più suggestivi della provincia. Senza un festival, infatti, non si sarebbe avuto modo di vedere eseguita finalmente una operina inedita di Wolfgang Amadeus Mozart, il cui nome da solo basta a suscitare un interesse non usuale. Del grande musicista austriaco si credeva di conoscere tutto, ma evidentemente qualcosa è sfuggito anche ai suoi più meticolosi biografi, o perlomeno è stato trascurato in quanto forse sottovalutato. Si tratta della Pantomima per il carnevale di Vienna del 1783 concepita su ispirazione dei personaggi tradizionali della commedia dell’arte. Nel castello Caetani di Sermoneta, che è la sede principale dei concerti del Festival, è stata presentata la ritrovata partitura ricostruita musicalmente dal violinista e compositore Vladimir Mendelssohn e rielaborata in forma drammaturgica dal musicologo e critico Quirino Principe, peraltro impegnato, nel corso della rappresentazione, come attore e coordinatore delle azioni sceniche. La Pantomima andata in scena per il carnevale viennese aveva visto anche la partecipazione personale di Mozart che, a detta delle cronache, si divertì moltissimo ad indossare i panni di Arlecchino. Il genio del compositore salisburghese risulta anche in questo caso particolarmente brillante nonostante l’esilità del canovaccio (alcune parti sono andate perdute), tuttavia in ogni momento non viene mai meno l’impronta classica del suo autore fedele al suo stile. Quirino Principe ha rivestito come Mozart i panni di Arlecchino, mentre altri quattro attori hanno compiuto il tragitto drammatico: Claudia Grimaz (Colombina), Giorgio Monte (Pierrot e Pantalone), Manuel Buttus (Balanzone), e Gloria Naletto (Burattinaio), tutti elementi del Teatrino del Rifo che ha curato il lato spettacolare. La musica, a sua volta, è stata affidata a un quartetto d’archi, mozartianamente ineccepibile per scioltezza ed eleganza. Il rifacimento ha suscitato grande successo di fronte a un folto pubblico attratto per l’originalità della proposta, alla fine molto divertito dalle numerose trovate teatrali derivanti da una commedia dell’arte che nel Settecento era davvero un fenomeno dal quale non potevano prescindere neppure i grandi autori musicali. Il fatto che abbia conquistato anche Mozart è la dimostrazione dello straordinario ruolo che ha rappresentato nella storia del teatro.