CARITAS, NEL LAZIO 450MILA STRANIERI RESIDENTI

24/06/2010 di

Dal 2002 al 2008 il numero degli stranieri residenti nel Lazio è cresciuto del 169%, passando da 167.480 a 450.151 unitÀ. In tre province l’aumento è stato ancora più marcato: Latina +276%, Rieti +248% e Viterbo +235%.

Anche l’incidenza percentuale degli immigrati sulla popolazione residente è sensibilmente cresciuta, passando dal 3,3% del 2002 all’8% del 2008.
Sono alcuni dei dati contenuti nel primo rapporto statistico per i consigli territoriali per l’immigrazione realizzato per il ministero dell’Interno dal Centro
studi e ricerche Idos/Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes, presentato oggi nella sede della Prefettura di Viterbo.

Secondo lo studio, la quota dei minori (85mila) rappresenta il 18,9% dell’intera popolazione immigrata a livello regionale. Nel corso Del 2008 sono nati nel territorio laziale 6.581 bambini figli di immigrati, contribuendo ad elevare la cosiddetta «seconda generazione» a 58.592 unità, pari al 13% della popolazione migrante. La maggior parte dei minori stranieri (80%) vive a Roma e provincia. Un altro dato molto significativo dello studio riguarda l’età media degli stranieri, che è di circa 33 anni, decisamente più bassa dei residenti italiani, che è di 43 anni.

Per quanto riguarda la religione professata, lo studio rivela: «comparando i dati di fine 2007 con quelli del 2003, è possibile osservare un crescente protagonismo delle ortodossi, passati dal 26,5 al 34,7% di tutti gli immigrati del Lazio. I cattolici, al contrario, che a fine 2003 erano il 32,1% e rappresentavano la principale appartenenza religiosa, all’inizio del 2008 erano scesi al 27,5».