LAVORO, CONFINDUSTRIA: NEL 2009 +194,9% ORE DI CASSA INTEGRAZIONE

14/01/2010 di

«In Italia, nel periodo gennaio-dicembre 2009 si rileva un incremento delle ore totali di cassa integrazione ordinaria pari a
+410,4% (da 113,2 a 578,1 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2008.


Tale incremento è quasi interamente imputabile all’Industria che, nel periodo considerato,
fa registrare un +580,2% (da 78,9 a 513,3 milioni).
La Cig nell’edilizia cresce del 88,9%, passando da 34,3 a 64,9 milioni di ore
autorizzate. Inoltre, aumenta anche la cassa integrazione straordinaria (+209,4% il
totale, da 109,9 a 340 milioni), rispettivamente del 195,6% per l’Industria e
Artigianato (da 102,8 a 303,9 milioni) e del 410% per il Commercio (da 7,1 a 36,1
milioni). Nel Lazio, nello stesso periodo, si assiste ad un aumento delle ore di
cassa integrazione ordinaria più contenuto rispetto all’andamento nazionale. Si
osserva infatti una crescita del 194,9% delle ore di cassa integrazione ordinaria
totale (da 7 a 20,7 milioni), del 215,6% per l’Industria (da 5,3 a 16,9 milioni) e
del 128,3% per l’Edilizia (da 1,7 a 3,8 milioni)». È quanto si legge in una nota del
Centro studi Confindustria Lazio. «Invece, le variazioni della cassa integrazione
straordinaria risultano maggiori di quelle osservate per l’Italia. Nello specifico
aumentano del 326,1% (da 8 a 34,3 milioni) le ore totali, del 326,7% (da 7,4 a 31,5
milioni) quelle dell’Industria e Artigianato e del 319,9% quelle del Commercio (da
668 mila a 2,8 milioni) – prosegue la nota – Per la provincia di Roma, le ore totali
di cassa integrazione ordinaria fanno registrare una variazione di +183,6% (da 1,3 a
3,6 milioni), l’Industria aumenta del 332,9% (da 335 mila a 1,4 milioni) e l’Edilizia
del 129,6% (da 929 mila a 2,1 milioni). Sono più sostenute di quelle del Lazio le
variazioni delle ore di cassa integrazione straordinaria (+635,5% in totale, da 3,4 a
25,3 milioni), pari a +693,4% (da 2,9 a 23 milioni) per l’Industria e Artigianato e a
+324,8% (da 539 mila a 2,3 milioni) per il Commercio. In provincia di Latina, si
registra una crescita delle ore totali di cassa integrazione ordinaria di +262,4% (da
383 mila a 1,4 milioni). Nel periodo considerato, le ore di cassa integrazione
nell’Industria incrementano di +330,1%, (da 297 mila a 1,3 milioni) e nell’Edilizia
crescono del 28,6% (da 86 a 110 mila).
Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria, il totale aumenta del 67,3%;
tale risultato è imputabile ad una crescita delle ore autorizzate sia per l’Industria
e Artigianato (da 891 mila a 1,4 milioni) sia per il Commercio (da poco più di mille
a oltre 105 mila). L’aumento delle ore di cassa integrazione ordinaria totali della
provincia di Frosinone è pari a +184,6%, (da 4,4 a 12,6 milioni); nel dettaglio, le
ore nell’Industria sono cresciute di +187,4% (da 4,1 a 11,7 milioni) e nell’Edilizia
l’incremento è stato pari a +153,5% (da 370 a 938 mila). La cassa integrazione
straordinaria totale cresce di +110,4% (da 2,5 a 5,2 milioni), per l’Industria e
Artigianato si osserva un aumento del 113,1%, (da 2,4 a 5 milioni) e per il Commercio
si assiste ad un incremento del 55,9% (da 116 a 181 mila). Per la provincia di Rieti
si osserva un aumento del totale delle ore di cassa integrazione ordinaria
autorizzate pari a +148,7% (da 214 a 533 mila). In particolare, nell’Industria si
registra una crescita del 118,5% (da 136 a 394 mila), mentre nell’Edilizia la
variazione è pari a +78,9% (da 78 a 139 mila). Inoltre, per la cassa integrazione
straordinaria si assiste ad un incremento del 222,8% (da 197 a 636 mila), quasi
interamente imputabile all’Industria e Artigianato, per cui si registra un +209,7%
(da 197 a 610 mila). A Viterbo la cassa integrazione ordinaria totale cresce del
258,3% (da 700 mila a 2,5 milioni), quella relativa all’Industria del 305% (da 505
mila a 2 milioni) e quella relativa all’Edilizia del 137,8% (da 195 a 464 mila).
Infine, nella provincia, la cassa integrazione straordinaria totale fa segnare un
aumento del 60,6% (da 1 a 1,7 milioni); si rilevano infatti aumenti sia per
l’Industria ed Artigianato (da 1 a 1,5 milioni) che per il Commercio (da 11 a oltre
200 mila)».