L’UNITA’, IL MOF DI FONDI E IL CASO MARRAZZO

31/10/2009 di

Nel giorno in cui l’assemblea dei soci dell MOF ha proceduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, il quotidiano L’Unità pubblica un articolo in cui mette in relazione il Mof al caso Marrazzo.

Secca la replica del presidente del Mof Giuseppe La Rocca: “Appare opportuno fare alcune puntualizzazioni relativamente ad un articolo apparso sul giornale l’Unità di oggi dal titolo a tutta prima pagina “L’OMBRA DEI CASALESI” e nell’occhiello “LO SCANDALO DEI TRANS – Il Mercato di Fondi, ad agosto Marrazzo cambiò il Direttore. La malavita del basso Lazio non gradì la scelta”, e nel quale, a pagina 4 e 5 (a tutte pagine) sotto il titolo “Camorra, la minaccia dei casalesi su Marrazzo” si adombra il sospetto che l’attuale amministrazione del MOF sarebbe responsabile della chiamata in causa del Presidente Marrazzo da parte dei carabinieri. Quindi, si induce l’opinione pubblica a pensare che l’attuale amministrazione del MOF, per il tramite della camorra (casalesi), avrebbe avuto eventuale coinvolgimento nelle vicende di dominio pubblico che hanno investito il Presidente Marrazzo. La MOF SpA ha dato immediato incarico ai propri legali di denunciare L’Unità in sede penale e civile. Non possiamo però non rilevare che, se fosse vero, quanto afferma il predetto giornale circa il ruolo della camorra nell’affare Marrazzo, si dovrebbero eventualmente contestare tutti gli atti compiuti dal Presidente Marrazzo, successivamente alla data in cui lo stesso era stato oggetto della famosa intrusione con conseguente azione ricattatoria nei suoi confronti. Gli atti citati dall’articolo de L’Unità sono il decreto di nomina del nuovo rappresentante regionale e una richiesta di rinvio di assemblea, entrambe successive al mese di luglio periodo in cui – stando alle notizie di stampa – è iniziata l’azione ricattatoria. Nel mentre ribadiamo l’impegno che la MOF SpA ha sempre profuso a difesa della legalità e contro tutti i tentativi di infiltrazioni malavitose, il resto ci sembra solo spazzatura perché riteniamo che, quanto affermato dallo stesso Presidente Marrazzo e cioè che la sua “debolezza privata” non aveva minimamente inciso sulla sua attività amministrativa sia, fino a prova contraria, da ritenere assolutamente veritiera. Sempre a proposito di spazzatura: l’articolo de L’unità termina con queste parole ”dopo pochi giorni (riferimento al fatto che “aveva detto no ad un’altra nomina importante che vede coinvolti MOF e IMOF) lo hanno chiamato i carabinieri. E la sua vita politica è finita per sempre”. Che significa? Che i carabinieri (quelli che hanno arrestato le “mele marce”) hanno agito per conto di qualcuno? Se non fosse ridicolo e fantasioso e si volesse seguire l’impostazione de L’Unità si potrebbe sostenere che gli atti di cui sopra, sono stati firmati dal Presidente Marrazzo in un momento in cui era acclaratamente sotto ricatto e quindi potenzialmente dettati proprio al fine di rimuovere dalla guida del MOF una amministrazione che storicamente ha fatto del contrasto alla malavita il primo ed indefettibile punto della propria azione amministrativa”.

 

L’articolo dell’Unità:

http://www.unita.it/news/italia/90562/camorra_la_minaccia_dei_casalesi_su_marrazzo