LO SPETTACOLO DI LUCIANO MELCHIONNA IN LIZZA AGLI OSCAR DEL TEATRO
Non un teatro fatto di palco e platea, ma una “casa chiusa” con lunghi corridoi e piccole camere private dove ogni attore vende il proprio spettacolo non prima di aver contrattato il prezzo con il cliente-spettatore, esattamente come in un bordello. Quella del regista pontino Luciano Melchionna – suo il film cult “Gas” e dal 20 novembre prossimo di nuovo al cinema con “Ce n’è per tutti” – non è soltanto una provocazione: lo spettacolo teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione”, vincitore del Premio Speciale Golden Graal 2008 e in nomination nella terna finalista dell’Oscar del Teatro Italiano 2009, è una vera e propria denuncia, una rivelazione che dispiega la verità di tantissimi giovani attori italiani, costretti a lavorare quasi sempre gratis o ad incassi.
Il titolo fa pensare ad un bordello e lo spettacolo ne ricalca esattamente la struttura: lo spettatore non assisterà comodamente seduto sulla propria seggiola, ma dovrà cercare ed ingaggiare gli attori, come i clienti facevano nei bordelli degli anni quaranta o come fanno ancora oggi nel Red Light District ad Amsterdam.
Ad accogliere il pubblico sarà un gruppo di attori, le “maitresse” che indirizzeranno i clienti verso le stanze a loro più adatte. E come in ogni bordello che si rispetti, prima di consumare, bisognerà stabilire la quota. La trattativa, dunque, precede l’esibizione e il prezzo dipende dal buon cuore del cliente-spettatore, ma anche dalle doti di compravendita dell’attore-prostituta (il cast annovera 65 attori tutti emergenti, anche se, a sorpresa, nel teatro-bordello compaiono spesso volti noti che vengono a sperimentare nuovi testi). Una volta raggiunto l’accordo, l’attore entrerà nella stanza e lo spettatore pagante sarà l’unico a godersi lo spettacolo.
Un format teatrale a dir poco originale, uno spettacolo che concede una “vetrina” ad attori giovani ed emergenti, oltre alla possibilità di guadagnarsi dei soldi sul campo con le proprie performance. Se le loro esibizioni non dovessero funzionare, avranno comunque guadagnato un rimborso spese simile alle mance di un cameriere, ma anziché servire ai tavoli, hanno fatto ciò che amano e per il quale hanno studiato e sacrificato la propria vita.
“Dignità Autonome di Prostituzione”, la cui intera campagna di comunicazione è stata curata dall’agenzia Mandarinoadv di Latina, è stato inserito nella terna in gara per gli Oscar del Teatro 2009, categoria “Spettacolo d’Innovazione”, premi che l’Ente Teatrale Italiano promuove assieme al Teatro Stabile del Veneto rivolgendosi agli artisti che maggiormente si sono distinti nell’ultima stagione. L’assegnazione avverrà sabato 11 settembre al teatro Olimpico di Vicenza attraverso un referendum fra 400 artisti e professionisti del settore che voteranno sulla base delle terne finaliste e la cerimonia conclusiva sarà trasmessa in “diretta-differita” su Raiuno.