PARCO DEL CIRCEO, LA PIU’ VASTA FORESTA UMIDA IN PIANURA

19/01/2009 di

Si trova nel Parco nazionale del Circeo, a circa 90 chilometri a sud di Roma, la più vasta foresta umida di pianura italiana, circa 3.460 ettari che raccontano com’era l’Italia centrale e non solo. Si presenta come le paludi che si vedono nei film d’azione ambientati nelle zone acquitrinose della Florida, a ridosso di New Orleans, ovviamente senza coccodrilli, ma con una natura fatta di alti alberi dal tronco sottile, acque torbide e apparentemente stagnanti, con una vita sopra e sotto la superficie.


Tre le ‘piscinè, di cui una aperta al pubblico e le altre due a zona di protezione integrale. E la foresta di pianura è una delle perle del Parco nazionale del Circeo che domenica 25 gennaio compirà 75 anni. Si tratta del terzo parco più ‘anzianò d’Italia dopo quelli del Gran Paradiso e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il Parco Nazionale del Circeo, è nato nel ’34. A decidere, racconta il presidente, Gaetano Benedetto, fu Mussolini in persona che scrisse: «Si faccia». Da allora il parco si è allargato e, oggi, tutela 8.500 ettari, di cui 5.000 pubblici, con 22 chilometri di linea costiera, la famosa spiaggia ‘vip’ di Sabaudia, di cui 19 chilometri con dune, stagni retrodunali e, appunto, la foresta. Gli stabilimenti balneari coprono tre chilometri di spiaggia. «In estate il litorale è frequentato da 2 milioni e mezzo di persone ma quanti – chiede Benedetto – hanno la percezione di essere in un parco?». Da qui la necessità di far capire che «il Parco è anche economia». In un unico ambiente il Parco nazionale del Circeo racchiude zone umide, foresta, mare (dal ’79 c’è l’isola di Zannone, dell’Arcipelago delle isole Pontine), storia e mitologia, con il Monte della maga Circe. Sono 40 i chilometri di sentieri. Resta aperto il dibattito con il settore produttivo locale.