SERMONETA, MOSTRA FOTOGRAFICA SUL GENOCIDIO IN GUATEMALA
Domenica 25 maggio
a Sermoneta si terrà la mostra
fotografica De las tinieblas hacia la luz di Gabriele Di Mascolo. Levento si inserisce nellambito del Maggio
sermonetano, che ormai da anni anima le strade del centro lepino con numerose
manifestazioni artistiche e culturali.
a Sermoneta si terrà la mostra
fotografica De las tinieblas hacia la luz di Gabriele Di Mascolo. Levento si inserisce nellambito del Maggio
sermonetano, che ormai da anni anima le strade del centro lepino con numerose
manifestazioni artistiche e culturali.
Il lavoro di Di Mascolo, dedicato al genocidio in Guatemala, con poco più di
venti immagini, ci racconta unesperienza durata circa sei mesi, in cui
locchio del reporter è riuscito a far emergere il dolore di un popolo su cui, per più di
un trentennio, è caduto l’oblio delle regole della convivenza umana. Solo
negli ultimi anni, infatti, grazie allintervento dellONU che insieme a
rappresentanti del governo locale ha istituito la Commissione
per il chiarimento storico, è iniziato un lavoro di ricostruzione storica, non
ancora concluso e seguito dal fotografo, che ha portato alla luce dati
sconcertanti.
venti immagini, ci racconta unesperienza durata circa sei mesi, in cui
locchio del reporter è riuscito a far emergere il dolore di un popolo su cui, per più di
un trentennio, è caduto l’oblio delle regole della convivenza umana. Solo
negli ultimi anni, infatti, grazie allintervento dellONU che insieme a
rappresentanti del governo locale ha istituito la Commissione
per il chiarimento storico, è iniziato un lavoro di ricostruzione storica, non
ancora concluso e seguito dal fotografo, che ha portato alla luce dati
sconcertanti.
La cancellazione dalla faccia della terra di 400
paesi della provincia guatemalteca; lassassinio di 200.000 persone; la scomparsa di altre
40.000; oltre 120.000 si sono rifugiate in Messico e 1.500.000 nelle montagne
del Guatemala. Il reportage ci suggerisce tutto ciò con lo sguardo attento e
sensibile di chi, seguendo le riesumazione dei corpi massacrati dallesercito e
i riti di ricongiungimento degli stessi ai propri cari nelle comunità locali,
vuole testimoniare quello che è stato perché non accada mai più (nunca màs).
paesi della provincia guatemalteca; lassassinio di 200.000 persone; la scomparsa di altre
40.000; oltre 120.000 si sono rifugiate in Messico e 1.500.000 nelle montagne
del Guatemala. Il reportage ci suggerisce tutto ciò con lo sguardo attento e
sensibile di chi, seguendo le riesumazione dei corpi massacrati dallesercito e
i riti di ricongiungimento degli stessi ai propri cari nelle comunità locali,
vuole testimoniare quello che è stato perché non accada mai più (nunca màs).