11/9: 007 FRANCESI AVVERTIRONO CIA OTTO MESI PRIMA

16/04/2007 di
La nota del controspionaggio francese, classificata «confidenziale difesa», è del 5 gennaio 2001. Il facsimile della prima della cinque pagine di cui è composta viene pubblicata da Le Monde. Il titolo dell’ informativa è diretto: ‘Progetto di dirottamento aereo da parte di integralisti islamici radicalì. Qualche giorno dopo la nota arrivò al capo della Cia a Parigi, Bill Murray, come ogni informazione, scrive il quotidiano, su possibili rischi contro gli interessi americani.

 
I servizi d’intelligence francesi, la Dgse (Direzione generale dei servizi esteri)
avevano allertato otto mesi prima dell’11 settembre 2001 i loro colleghi statunitensi che
«membri dell’organizzazione di Osama Bin Laden, Al Qaida, in cooperazione con dei
rappresentanti del movimento taleban e dei gruppi armati ceceni, stanno preparando,
dall’inizio del 2000, un progetto di dirottamento aereo».
Nel documento vengono citate anche sette compagnie aeree, possibile bersaglio di questo
dirottamento, fra le quali le due compagnie americane – American Airlines ed United
Airlines – colpite dagli attentati dell’11 settembre.
 Bill Murray, ora rientrato in Usa – «francofono, fisico alla John Wayne», dice Le Monde
– è stato rintracciato dal giornale francese, ma non ha desiderato rispondere alle
domande del cronista.
Ma sull’incapacità della Cia e della Fbi di mettere insieme le varie informazioni
provenienti da più fonti si è già pronunciato il rapporto della Commissione d’indagine
del Congresso americano sugli attentati dell’11 settembre 2001, pubblicato nel luglio
2004. Un rapporto che ha inoltre evidenziato e le «profonde carenze istituzionali» delle
amministrazioni Clinton e Bush che sottovalutarono la minaccia di Al Qaida.
Certo, all’ epoca – prima di quello schianto contro le torri del World trade center di
New York – dirottare un aereo significava costringere i piloti del velivolo ad atterrare
in un aeroporto per avviare dei negoziati, delle trattative.
 Ma l’allarme era preciso: Al Qaida stava preparando un atto di pirateria contro un aereo
americano.
La nota della Dgse è precisa nelle sue informazioni – anche perchè aveva infiltrato
giovani candidati alla jihad nelle reti di Al Qaida – e cita anche le fonti: «secondo i
servizi segreti uzbeki il progetto di un dirottamento aereo sembra essere stato discusso
all’inizio del 2000 in un riunione a Kabul fra rappresentanti dell’organizzazione di
Osama Bin Laden».
I servizi francesi danno conto dell’evoluzione del progetto e scrivono: «nell’ottobre
2000 Osama Bin Laden ha assistito ad una riunione in Afghanistan nel corso della quale la
decisione di principio di condurre questa operazione è stata mantenuta».
 In che parte del mondo? Il documento della Dgse formula l’ipotesi di un progetto di
dirottamento di un aereo americano fra la Germania e gli Stati Uniti, in partenza da
Francoforte.
Si parla di un dirottamento dell’ aereo verso Kandahar, in Afghanista. In Germania, ad
Amburgo, il capo dei piloti degli attentati suicidi di New York, Mohamed Atta, aveva
formato una cellula di Al Qaida.
 Il reportage de Le Monde è firmato da Guillaume Dasquiè, autore di due libri su Al
Qaida, e si basa non solo sulla nota del 5 gennaio 2001, ma complessivamente su 328
pagine di documenti, carte varie, grafici, foto satellitari, tutto materiale della Dgse
prodotto fra il luglio 2000 e l’ ottobre 2001. Documenti che rivelano una buona
conoscenza da parte della Dgse – che nel 1995 aveva creato una ‘cellula Bin Laden’ -di
quel movimento terrorista, della sua organizzazione e del suo finanziamento. (ANSA)