Quando internet diventa una droga, il libro

04/05/2011 di

Il sottotitolo del libro, ‘ciò che i genitori devono saperè, già dice tutto: il web è
oramai uno strumento da tenere sotto controllo. E l’autore – che è un ricercatore di
psichiatria alla Cattolica di Roma e che opera in un ambulatorio pubblico – mette
subito sull’avviso: quella dalla rete può essere una dipendenza come per l’alcol, per
il fumo, per i videogiochi o il gioco d’azzardo ed è sempre la spia di un malessere
profondo. «La dipendenza da internet – spiega Tonioni – nasce in un contesto di sostanziale
infelicità, una sorta di depressione ‘mascheratà, dove per orientarci dobbiamo
recuperare quelle sintonie emotive che con il tempo sono andate perdute».
Ovviamente Tonioni si riferisce ad uno stato di anormalità che, tuttavia, non sempre
è percepito per il semplice fatto che internet ha reso il computer «un formidabile
strumento interattivo con il quale è possibile comunicare con gli altri, come non si
era mai fatto prima». E questo apre infinite possibilità, tutte coinvolgenti. «Ci
attrae – dice ancora del web Tonioni – senza guardarci, facendoci perdere la
cognizione del tempo sempre più con l’aumentare dell’interazione».
Tuttavia è «inevitabile che sottragga tempo alle relazioni vissute in famiglia». E se
diventa una «permanenza eccessiva» un genitore deve saperlo comprendere.
L’autore racconta di una mamma di una giovane ragazza «pronta a rompere il computer
di sua figlia pur di tornare la sera a vedere un film ‘tutti insiemè» o di un papà
che ha regalato a suo figlio, appena adolescente, «una motocicletta in cambio della
promessa, ovviamente non mantenuta, di diminuire il tempo trascorso su internet».
Oppure di un altro genitore che ha contattato sotto mentite spoglie la propria figlia
su Facebook per «conoscere e capire ‘veramentè chi fossero i suoi amici. Alla fine
anzichè capirlo ‘veramentè, era angosciato e pieno di dubbi».
Tonioni ha spiegato di aver scritto il suo libro mettendosi nei panni di «quelle
mamme e papà, avendo vissuto, da prospettive diverse, lo stesso disagio di fronte a
un adolescente».

Nel libro sono descritti internet e quello che c’è dentro con quattro diverse
variabili: i giochi di ruolo; i social network; i giochi di azzardo on line; i siti
per adulti. Con l’ottica di comprendere, ma soprattutto di «essere umili» e senza
fare la guerra a internet. Un compito di esplorazione che consiste nell’avvicinarci
ai figli «senza pregiudizi, mettendo in discussione le convinzioni che abbiamo
acquisito, per cambiare i modelli che non funzionano più e favorire la nascita di
nuovi pensieri».