Tumore al seno, nuova cura all’istituto Regina Elena

04/04/2011 di

Una novità importante per la cura dei tumori alla mammella arriva dai laboratori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma: i ricercatori dell’istituto hanno infatti dimostrato che la rideterminazione dello status del recettore HER2 sulla metastasi è cruciale dal punto di vista terapeutico e si conferma come esame necessario nella pratica clinica. È ormai largamente dimostrato che l’iperespressione del recettore HER2 è associato a un tipo di carcinoma mammario particolarmente aggressivo. L’introduzione nella pratica clinica dell’anticorpo monoclonale contro il recettore HER2 (trastuzumab) ha modificato significativamente la storia naturale del tumore mammario HER2 positivo e un’accurata determinazione dello status di HER2 gioca un ruolo fondamentale nel trattamento di questa neoplasia.

In un recente studio pubblicato su Clinical Cancer Research, i ricercatori IRE hanno osservato che l’espressione del recettore HER2 può subire modificazioni, sia da negativo a positivo che viceversa, dal tumore primitivo alla metastasi. Pertanto, una percentuale di pazienti potenzialmente non candidabili al trattamento con trastuzumab, in fase avanzata di malattia, potrebbero altres giovarsi del noto farmaco anticancro.

«Tale risultato – sottolinea la Dott.ssa Alessandra Fabi, del Dipartimento di Oncologia Medica IRE – ha una importanza rilevante per il beneficio clinico che le pazienti possono ottenere dall’effettuare un trattamento con trastuzumab alla ricaduta di malattia. Pertanto è fortemente consigliabile nella pratica clinica, l dove ci sono sedi di ripetizione di malattia che possono essere sottoposte a biopsia, rideterminare lo status di HER2».