La filiera del gaming italiano in continua crescita: oltre 2 miliardi di euro di valore
Una filiera che resta stabile sopra quota due miliardi di euro, con una crescita costante e sempre più forte dal 2020. La filiera del gaming italiano sta diventando sempre di più una delle tante eccellenze della nostra economia, ampliando il suo pubblico, attirando investimenti e soprattutto creando nuovi posti di lavoro.
A sottolineare tutto questo è stata Thalita Malagò, la Direttrice Generale dell’IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), che in audizione alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha riferito in merito all’Indagine conoscitiva sull’impatto della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica sui settori di competenza della Commissione. Quello che emerge dai dati è che 1 italiano su 3 ha utilizzato i videogame nel proprio tempo libero nel biennio tra 2020 e 2022, l’80% dei quali sono utenti adulti, mentre intorno al 20% è la quota degli under 17. L’età media, quindi, si aggira intorno ai 30 anni, a confermare come la nuova carrozza motrice dell’economia mondiale sia la fascia dei Millennials. A crescere non è solo il pubblico e le entrate delle aziende, ma soprattutto i lavoratori. +50% negli ultimi anni, in un settore che agisce da attrazione soprattutto per i giovani, se si pensa che l’83% degli impiegati nel gaming ha meno di 36 anni. Tra le regioni che risultano più vocate ci sono la Lombardia e l’Emilia-Romagna, ma anche il Lazio.
Se a crescere è tutta la filiera del gaming, non può restare indietro allora neanche il gioco pubblico e legale, che fa registrare un tasso di spesa di quasi 20 miliardi di euro (+2% rispetto all’era pre-Covid 19 e addirittura +28% rispetto all’anno precedente). Numeri incredibilmente positivi di un settore che viene trainato soprattutto dalle slot online, divenuta la categoria regina dell’intero comparto grazie alle innovazioni tecnologiche e varietà dei palinsesti apportati dalle software house che collaborano con i casinò online italiani. Una crescita, questa, che favorisce anche le casse dello Stato, se si pensa che nel 2022 l’Erario ha raccolto 10 miliardi e 300 milioni di euro dalla filiera del gambling.
Un fenomeno, quello del gaming, che non conosce veramente limiti e che anzi adesso si apre al futuro. Stando alle parole di Thalita Malagò, infatti, la nuova frontiera del gioco e dei videogame è quella di entrare anche in altri settori, come ad esempio quello della scuola, dove gaming e didattica possono creare nuove soluzioni a sostegno di insegnati e alunni. Un mondo nuovo, all’insegna del divertimento e della tecnologia.