Casamonica-Di Silvio, le ville di lusso diventano alloggi per carabinieri

23/10/2021 di




Da abitazioni dei Casamonica ad alloggi di servizio per i carabinieri. Sarà la nuova vita di tre villette alla periferia di Roma, già sottoposte a confisca e sgomberate dai militari del Gruppo di Frascati. L’operazione è scattata intorno alle 7 in via in via Caldopiano, in zona Anagnina.

Si tratta di un complesso residenziale di circa 3.000 metri quadrati, con due villette unifamiliari e una bifamiliare. All’arrivo dei carabinieri sono stati trovati all’interno delle abitazioni due nuclei familiari non riconducibili alla famiglia Casamonica. Sono ora in corso verifiche per chiarire a che titolo fossero lì.

Nelle operazioni di sgombero sono stati impiegati circa 50 militari e agenti della polizia locale che hanno attivato i servizi sociali per alcuni degli occupanti senza titolo. Sul posto anche personale dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e dell’Agenzia del Demanio che, una volta entrata in possesso dei beni immobili, li darà in uso all’Arma dei Carabinieri.

Gli immobili erano stati confiscati anni fa a Gelsomina Di Silvio, detta Silvana, ex convivente di Ferruccio Casamonica, e ai suoi 3 figli. Il complesso residenziale di via Caldopiano, insieme ad altri beni, tra cui diverse Ferrari, era stato oggetto di sequestro e successiva confisca nell’ambito di un procedimento penale della Procura di Roma per reati tra cui usura. L’operazione è scattata dopo una pianificazione sviluppata nei giorni scorsi nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

Le proprietà sono caratterizzate da arredi sfarzosi: statue, affreschi, mosaici, controsoffitti con stucchi di ispirazione classica, pavimenti decorati con inserti e il bassorilievo dorato di una biga trainata da cavalli, che richiama l’antica Roma, incastonato sopra al caminetto.

«Questa operazione testimonia ancora una volta l’importanza della sinergia tra le Amministrazioni che è in grado di garantire la conservazione dei beni confiscati e il loro immediato utilizzo, realizzando incisive azioni nelle periferie a tutela della legalità» hanno commentato il Direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Bruno Corda e il Prefetto di Roma Piantedosi. Plauso del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese che ha sottolineato: «La liberazione di questi immobili riafferma la presenza dello Stato in luoghi con una forte influenza criminale».

Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ringraziato le forze dell’ordine per «questo intervento che contribuisce a ripristinare la presenza dello Stato in un territorio infiltrato dalla criminalità e a riaffermare la legalità».

Mentre il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, su Facebook ha commentato: «Bene lo sgombero delle villette dei clan mafiosi, che si aggiungono agli appartamenti liberati ieri e agli allacci abusivi interrotti grazie al lavoro di Ater e Regione Lazio. Un’altra vittoria della legalità a Roma, grazie alla Prefettura e alle Forze dell’Ordine». E il leader della Lega, Matteo Salvini, l’ha definita una «ottima notizia. Grazie alle forze dell’ordine e al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha aggiunto -: sono donne e uomini che meritano di essere aiutati e difesi e non certo abbandonati».