Pokemon Go, allarme sicurezza per i bambini (e non solo)
«La realtà aumentata e la geolocalizzazione rischiano di esporre i piccoli giocatori a non pochi pericoli, primo fra tutti l’adescamento da parte di adulti malintenzionati con gli scopi più diversi, dalla rapina all’abuso sessuale»: è l’allarme lanciato da Telefono Azzurro riguardo Pokemon Go, il gioco che consiste in una caccia ai Pokemon in spazi aperti e sta spopolando in tutto il mondo, «proprio in un momento delicato e critico come il periodo estivo, in cui i più piccoli non vanno a scuola, hanno più tempo libero, sono più soli e quindi sempre più connessi».
Secondo l’Associazione che difende i diritti dell’infanzia, «episodi come quello del Missouri, dove tramite l’applicazione quattro rapinatori armati hanno attirato e derubato 11 adolescenti in una zona isolata, non devono più accadere. Così come devono essere scongiurati i rischi di investimenti o incidenti stradali, per distrazione». «Nel mondo virtuale, purtroppo, le differenze di età sono annullate. E questo rischia di essere una grossa fonte di pericoli per i minori che si ritrovano soli e senza difese, esposti alle mire di malintenzionati – dice Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile -. È proprio in questi spazi che si insinuano sempre di più i fenomeni dell’adescamento online e della pedofilia. Da un lato, occorre che bambini e ragazzi sviluppino una maggiore responsabilità nell’uso di questi strumenti. Su questo Telefono Azzurro promuove, da anni, attività di prevenzione, formazione nelle scuole, ascolto e intervento, con l’obiettivo di promuovere un uso sicuro del web. Dall’altro, sono le aziende sviluppatrici di nuove tecnologie a dover giocare un ruolo chiave per garantire che gli strumenti da loro promossi non possano in nessun modo mettere a rischio i minori».
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