Roma, donna stuprata e bruciata con l’acqua bollente

25/07/2015 di
stupro-immagine-generica-2

stupro-immagine-genericaSolo l’intervento dei carabinieri è riuscito a mettere fine alla notte da incubo di cui è rimasta vittima una 40enne romana, attirata in casa del suo aguzzino con una scusa banale, minacciata, violentata, e bruciata con l’acqua bollente. Lei è ancora sotto shock, con le ustioni di primo e secondo grado sulle gambe a ricordarle, suo malgrado, l’orrore cui è stata costretta. Lui, un 33enne marocchino regolare in Italia, è stato arrestato e dovrà ora rispondere delle accuse di violenza sessuale aggravata, rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Il drammatico episodio risale a ieri sera quando la donna incontra l’uomo che di lì a poco si trasformerà nel suo aguzzino. Con lui, ed altri amici, passa qualche ora, poi decide di seguire il 33enne, che aveva finto di essere interessato all’acquisto di un tablet ed un cellulare che la donna avrebbe voluto vendere. Con la scusa di controllare i prezzi su internet, l’ha convinta a seguirlo nel suo appartamento. Una volta dentro, però, l’uomo l’ha drogata costringendola ad assumere crack e cocaina fino quasi a stordirla. L’ha violentata più e più volte, anche sotto la minaccia di un coltello quando lei ha provato a darsi alla fuga. All’ennesimo tentativo della donna di liberarsi, il marocchino le ha lanciato addosso acqua bollente. Le grida disperate della vittima hanno attratto l’attenzione dei carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata che stavano effettuando controlli antidroga. Quello che si sono trovati di fronte appena giunti nell’appartamento era una donna disperata in stato di shock, con gli abiti strappati, lividi, escoriazioni e bruciature su tutto il corpo, frutto della ferocia del suo aguzzino. L’aggressore ha provato a fuggire, ma è stato bloccato e portato nel carcere di Regina Coeli.

Un altro episodio, legato questa volta ad un tentato stupro è stato scoperto dalla polizia che ha fermato sempre a Roma quattro persone ritenute responsabili dell’agguato nei confronti di due giovani avvenuto la notte tra il 17 ed il 18 luglio scorsi. A quanto ricostruito dagli investigatori, ai due amici 21enni è stata tesa una vera e propria trappola per vendicare un presunto stupro avvenuto la sera prima, ma di cui non ci sarebbero riscontri medici. I due ragazzi sono stati soccorsi in strada dopo essere stati feriti con diversi colpi d’arma da taglio in un’abitazione in zona Laurentina. Sono ancora ricoverati in ospedale con numerose lesioni e fratture, ma non sono in pericolo di vita.