Donna decapitata, proprietario villa dell’orrore: killer insospettabile

26/08/2014 di

Lo aveva accolto in casa, da due mesi. Di quel ragazzo si fidava. In fondo aveva lavorato con lui, gomito a gomito, per parecchio tempo. Nulla nel comportamento di Federico Leonelli avrebbe fatto sospettare Giovanni Ciallella, proprietario della villa degli orrori dell’Eur, che dietro quel ragazzone biondo con gli occhi chiari si nascondeva il mostro capace di uccidere e inferire sul corpo di una donna arrivando a tagliargli la testa con un grosso coltello, una sorta di mannaia.

«Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, non avevo sospetti su di lui quando l’ho ospitato e lasciato da solo in casa mia». Così Ciallella agli inquirenti che lo hanno ascoltato non appena rientrato precipitosamente a Roma dopo essere stato informato del delitto di cui era stato teatro la sua villa, ora posta sotto sequestro. Gli inquirenti gli hanno chiesto di tornare immediatamente a Roma perchè «era accaduto qualcosa di grave». L’ingegnere, che siede nel consiglio di amministrazione di una società di consulenza con sede nel centro storico di Roma, ha ascoltato il racconto degli investigatori ed è rimasto sconvolto dalla ferocia con cui Leonelli si è accanito sul corpo di Oksana Matsiuk, la fidatissima colf che solo 24 ore prima gli aveva spedito un sms carico di paura per quella strana passione «per coltelli da caccia e di quelli che si usano per andare a pesca». Il movente di questo efferato delitto potrebbe essere legato proprio a quel messaggio che la donna ha inviato sabato dal suo cellulare. Oksana aveva scoperto qualcosa l’aveva terrorizzata. In sostanza l’ucraiana, che regolarmente spediva parte del suo stipendio al figlio e al marito rimasti in patria, ha chiesto al suo datore di lavoro in che modo «doveva comportarsi con quell’ospite». Pure vivendo in un’ala diversa della villa si era infatti imbattuta, forse pulendo nella camera utilizzata da Leonelli, in quel vero e proprio arsenale. Coltelli di ogni tipo che spesso l’omicida armeggiava davanti ai suoi occhi. Al vaglio degli investigatori in queste ore ci sono anche i tabulati telefonici di entrambi per far luce sui loro ultimi contatti e ricostruire il movente del delitto. A quanto accertato finora, tra i due non c’era una relazione sentimentale. Da alcuni giorni i due erano rimasti in quella villa enorme: tre piani per circa 500 metri quadri, una vera e propria reggia. Una casa diventata teatro di un delitto dalla trama horror.