Casale del Giglio premiata per sperimentazione e ricerca dei vitigni

20/10/2014 di
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tenuta-casale-del-giglio-latina-24oreHa riscoperto il Biancolella di Ponza, vitigno originario di Ischia e importato nella bella isola pontina nella metà del ‘700, ai tempi del Regno di Napoli sotto i Borbone. E ha riportato in produzione questa antica varietà d’uva lungo un piccolo altipiano, chiamato «Piano degli Scotti» al di sopra del quale si erge il Faro della Guardia, edificio storico risalente all’800, annoverato tra i 19 Luoghi del Cuore scelti dal Fai per il valore storico culturale e per l’elevato interesse paesaggistico. È questo l’ultimo successo del lungo lavoro di «sperimentazione e ricerca» dell’azienda vitivinicola Casale del Giglio, oggi premiata da Ais Lazio col riconoscimento «Vitis 2014» per la categoria «Sperimentazione e Ricerca».

L’importante progetto di ricerca della cantina di Antonio Santarelli, iniziato nel 1985 a Le Ferriere (Latina), si è concretizzato nella produzione di vini di rilevante qualità, sempre più considerati e apprezzati, anche a livello internazionale, grazie alle sperimentazioni realizzate su quasi 60 varietà di vitigni diversi, sempre in collaborazione con l’enologo trentino Paolo Tiefenthaler. Ad oggi, l’azienda – che celebra 100 anni di attività – possiede 160 ettari di vigneto. L’attuale produzione della Casale del Giglio offre una gamma di 20 prodotti da monovitigni e da assemblaggi (bianchi, rossi, un rosato, una Vendemmia Tardiva, tre grappe e un olio). E il vino «Faro della Guardia – Biancolella di Ponza 2013» riceverà, sabato 25 a Roma, il riconoscimento Tre Bicchieri della Guida «Vini d’Italia 2015» del Gambero Rosso.