Calcio, la delusione dopo la sconfitta. Allarme in casa Latina

22/09/2014 di
dr

drSubito dopo la sconfitta patita al Francioni contro l’Avellino. Subito dopo lo sfogo facebookiano del presidente Pasquale Maietta. Il turno infrasettimanale di serie B arriva come un’occasione per il Latina. L’occasione per vincere. L’occasione per respingere le gufate, troppe, a detta dell’Onorevole: “… molti sabato hanno avuto modo di gioire, ma spiace per loro perché di qui a poco torneranno a rosicare”. Così il giorno successivo alla delusione. Delusione che, ci pare di comprendere senza troppe capriole, vuole trasformarsi in grinta, cuore, battaglia: nessuno deve ritirarsi dalla lotta.

È questo il riassunto di una settimana calda, caldissima secondo il grado nerazzurro. Una settimana che prosegue con martedì, la trasferta insidiosissima di Pescara. Poi sabato prossimo il ritorno dalle parti di piazzale Prampolini dove Milani e compagni affronteranno la Ternana. Ma prima, come detto, c’è la gara in terra d’Abruzzo. Il Latina arriva a questa partita con il passo falso già compiuto. Che è già stretto intorno alla vita coperta dalla casacca dei colori del Leone Alato. Che è da sciogliere, compito del tecnico Mario Beretta già sotto aspetto del mugugno, tra l’altro. Perché da queste parti, dalle parti pontine si vuole vincere. Abituati pure dal cammino di qualche mese fa che per poco, davvero poco terminava con la promozione nell’Olimpo del calcio italiano. Si vuole vincere e passi sbagliati non ne vogliono. Chi? I tifosi, quelli storici e meno storici attaccati all’ugola del canto, al profitto battagliero. I dirigenti che spendono e espandono il profilo nerazzurro.

È andata male a fine campionato scorso, è andata male contro l’Avellino. E subito che si va a vedere dove. Subito che si va a chiedersi perché. Perché, appunto? Alcuni segnali si trovano dalla formazione. Vedi Petagna, vedi Angelo. Due calciatori dal quale tutti si aspettano tutto. Un tutto che è differenza. Il primo ha debuttato sabato. Emozionato, certo. Ma spento, spaesato, a tratti immobile. L’altro, il brasiliano, si è addormentato nel momento sbagliato. E così è finito sul banchetto degli imputati. L’allarme c’è. Suona azionato dal telecomando della dirigenza pontina. Perché si chiede sempre di più a questo Latina.

  1. Non esiste solo il calcio cari i miei “giornalisti”, state dando troppa importanza alla squadra di calcio del Latina, dimenticando che questa città ha anche squadre di Basket, pallavolo e pallanuoto, senza contare il calcio a 5.
    Cos’è le altre squadre sono oneste e non vi pagano per pubblicare articoli su di loro?

  2. siamo ancora a settembre. Il Bari la stagione passata ha cominciato a ingranare alla fine e per poco non andava in serie A. Lo stesso dicasi del Cesena. La serie B è lunghissima. Calma.

  3. serie C subito! Almeno ci togliamo dai c…. tutti gli oneri derivanti dalla società calcio.