Calcio, Latina sfiora il colpo grosso al Partenio

31/01/2014 di
cottafava

foto Paola Libralato

Cottafava crea e distrugge: crea perché porta in vantaggio il Latina; distrugge perché il tentativo di intervento affrettato per difendere la porta di Iacobucci libera la strada al pareggio di Ciano. Per carità, il risultato finale non sta sulla piena coscienza del difensore ligure. Ma a qualcosa dovevamo pur attaccarci per raccontare quello che è successo allo stadio Partenio di Avellino. Va detto che il Latina ha dimostrato ancora una volta di essere una grande squadra. Sì, perché dopo l’ennesima impresa di sabato scorso, vittoria sui secondi della classe dell’Empoli, stava per arrivare la doppietta contro i terzi, quell’Avellino avversario di gioie e battaglie.

E allora a qualcosa dovevamo appenderci. Abbiamo scelto di farlo sul protagonista della gara, Marcello il “pollo”, per come sarà battezzato dopo la serata campana in virtù dell’esultanza dopo il gol pontino che mimava proprio il pennuto animale. Il condottiero dei nerazzurri Roberto Breda, abile harrypotteriano capace di nascondere la reale formazione che scenderà in campo fino a un secondo dall’inizio della gara, sorprende addetti ai lavori e penne d’accompagno schierando Gerbo (al rientro da titolare dopo 7 mesi) e Bruno al posto di Crimi e Laribi. Scelta che si rivela in parte azzeccata con i pontini che fanno la gara per quasi ottantacinque minuti. In parte azzeccata: perché Gerbo alterna giocate con buona tecnica a colpi da pantofolaio. Il primo tempo, per statistica diversamente balistico al Latina, regala un paio di spunti arrivati dai piedi di Jonathas e Paolucci. L’ultimo arrivato in casa nerazzurra gioca una buona partita fatta di corsa e servizio ai compagni con qualche spunto nella zona del fortino irpino.

Poi il gol di testa di Cottafava su azione d’angolo e l’Avellino si ricorda che il calcio d’oggi mette in palio pure tre punti. Il tecnico degli irpini Massimo Rastelli lancia urlacci che scuotono i microfoni da telecamera e Castaldo prima, Galabinov poi, mettono paura a Iacobucci. La guardia pontina sta per capitolare al 28′ del secondo tempo quando Castaldo impegna Iacobucci al super intervento in uscita. Poi il più classico dei flipper tra Cottafava e Alhassan regala all’Avellino solo l’angolo con tanto di bestemmie dirette al pallone che dice di non aver varcato la linea. La guardia, quella pontina, capitola al quarto paragrafo: l’ultimo per conto paro: è Ciano, nuovo acquisto dei campani, a mettere il risultato sull’1-1 e a spedirlo verso il triplice fischio dell’arbitro Cervellera di Taranto.

Avellino e Latina tornano a casa con un punto a testa, 1 a 1 proprio come all’andata. Un risultato giusto secondo la pergamena numerica di fine gara. I pontini lamentano la disattenzione finale. Ma col senno del dopo c’è poco da lamentarsi. La classifica è ancora ghiotta, segna 34 alla voce bottino, e sabato prossimo c’è la trasferta di Varese. L’occasione giusta per rimettere a posto i conti con il secco 0-3 dell’andata che sancì l’addio di Auteri e il successivo approdo di Breda sulla panchina nerazzurra.

  1. Il condottiero Breda ha a disposizione gente che non molla mai! Cottafava è un campione che avrebbe meritato una carriera simile a quella di Morrone in serie A.
    Mi chiedo ogni settimana come ha fatto il Latina a fare una squadra così ricca di campioni che, come ieri, è in debito con la fortuna di almeno 6 punti (Carpi, Novara, Crotone, Avellino, Ternana, Siena). Sarebbe lassù nei primi posti e nessuno avrebbe gridato allo scandalo!
    FORZA LATINA LA SERIE A E’ VICINA!!!

  2. Si “Marione53” ma non ricordiamo solo i fatti che ci fanno comodo,il calcio è fatto di situazioni.. la scorsa settimana a noi ci è andata bene contro l Empoli segnando all’ultimo minuto mentre stavolta è toccato all Avellino..