Omicidio di Cisterna, gli affari tra assassino e vittima

11/11/2013 di
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Ci sarebbero affari poco chiari dietro al delitto di Ruggero D’Amato, 54 anni, operaio, ucciso a Cisterna dal suo inquilino Emiliano Bollini, 37 anni.

Il motivo della lite culminata con l’omicidio sarebbe legato a prestiti di denaro, debiti e recupero crediti. Bollini sarebbe entrato in affari con il padrone di casa e poi, secondo l’ipotesi investigativa, non sarebbe più riuscito ad onorare gli impegni presi con D’Amato. Tra i due ci sarebbero state diverse discussioni fino a quella di sabato mattina, la più violenta che ha scatenato la furia omicida di Bollini.

Ora la polizia sta ricostruendo con precisione i legami tra i due e il genere di affari ai quali si dedicavano. Intanto la salma di Ruggero D’Amato è all’obitorio di Latina in attesa del’esame autoptico che si svolgerà tra oggi e domani. Sempre tra oggi e domani è previsto l’interrogatorio di convalida dell’omicida.

Emiliano Bollini, incensurato, vive da soli sei mesi a Cisterna. Subito dopo il delitto ha chiamato il 113 raccontando tutto. Insieme a lui c’erano la compagna Concetta, in attesa di una bambina, e una delle due figlie in età scolare nate da una precedente relazione. La vittima, Ruggero D’Amato, lavorava presso una ditta che si occupa di pulizia e messa in sicurezza delle strade. Al momento dell’omicidio indossava ancora la tuta da lavoro con gli scarponi antinfortunistici. D’Amato ha qualche precedente per reati contro il patrimonio, risalenti agli anni Ottanta. Era separato dalla moglie, lascia due figlie.