8.500 CACCIATORI A LATINA: “AREE INADEGUATE”

31/08/2007 di
Sono circa 8.500 i cacciatori pontini che domani riprenderanno l’attività venatoria. Lo faranno nei due «Ambiti territoriali di caccia» stabiliti dalla Provincia – uno a nord e uno a sud del territorio – ma, grazie a un accordo con la Provincia di Terni, potranno anche prenotare battute in Umbria.

 
Da sempre i cacciatori pontini si lamentano del fatto che negli ambiti individuati insistono attività produttive industriali, artigianali ed agricole di rilevante interesse «che limitano l’esercizio dell’attività venatoria», come affermato in un documento approvato di recente dalle associazioni di categoria.
 
Inoltre, come riferisce l’Ansa, le associazioni venatorie segnalano che «le superfici degli ambiti sono inadeguate alle esigenze determinando, per altro, un indice di densità tra cacciatori ed ettari superiore a quello previsto». Problemi, dicono i cacciatori, che vengono affrontati con la Provincia e con la Regione, che impone ulteriori vincoli con i parchi, ma che finora non hanno trovato soluzione.
  1. Davvero incredibile

    Una minoranza di cittadini , dediti ad una delle piu’ barbare attivita ‘ che spesso e’ conseguenza di ” ferimenti involontari ” o addirittura di ” omicidi involontari ” , che godono perfino del diritto di accesso sui fondi agricoli ( purche’ aperti ) .

    Reclamano AREE PIU’ ADEGUATE per consentire ad essi stragi faunistiche da record .

    I cacciatori da sempre sostengono l’assurda teoria che essi siano ” i difensori dell’ambiente ” salvo poi accorgersi dei disastri ambientali , dovuti anche al proliferare dell’edilizia e del cemento con la conseguente riduzione degli spazi verdi e delle aree parchi , solo al momento della riapertura della barbara attivita’ venatoria .

    Cacciatori ?
    Se vi piace tanto sparare agli uccelli, …. sparate al vostro !!!

  2. Provincia, Regione e Stato non solo dovrebbero ulteriormente limitare l’attivit