A Roccagorga cittadinanza onoraria per 80 bambini stranieri

03/10/2013 di
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Roccagorga paese dell’accoglienza. Continuano le iniziative per l’integrazione dei molti stranieri presenti sul territorio comunale. Dopo essere stato il primo paese ad aprire una sezione dedicata alla cultura romena nella biblioteca municipale ed a realizzare il progetto di solidarietà “Oltre i Confini” con l’ausilio dell’Azienda Vola, l’amministrazione coadiuvata dall’associazionismo sociale promuoverà nel mese di ottobre una pubblica cerimonia per consegnare ai bambini e giovani stranieri, nati nel territorio italiano e residenti a Roccagorga, un simbolico attestato con il quale gli si riconoscerà la “cittadinanza onoraria”.

Raccoglie così l’invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui peraltro l’esito della manifestazione sarà formalmente consegnato, di aderire al progetto “Ius soli” del Ministro Kyenge, nel quale si cerca di dare soluzione all’ormai annoso dibattito relativo al diritto di cittadinanza.

“A differenza degli altri paesi europei – si legge in una nota – che dell’integrazione hanno fatto il loro baluardo, l’Italia risulta ancora blindata dietro una vecchia concezione del diritto alla cittadinanza la cui acquisizione dipende prettamente da un “Legame di sangue”, una legge antica, seconda per contenuto restrittivo solo alla Svizzera. Quella che oggi si propone è invece una vera svolta concettuale, una apertura sintomatica di quella integrazione tanto agognata quanto osteggiata. L’idea del ministro Kyenge, è quella di uno “Ius Soli Temperato”, così come già proprio dei restanti paesi dell’Unione Europea. Lo Ius soli temperato consentirebbe ai figli degli stranieri nati in Italia l’acquisizione della cittadinanza attraverso la previa verifica del fatto che la coppia di neo genitori abbia risieduto per almeno 5 anni sul nostro territorio”.

L’iniziativa del Comune di Roccagorga si pone nell’alveo di tale progetto, avendo lo scopo di partecipare, se pur simbolicamente, all’approvazione di questa svolta, giuridica ma ancor prima culturale, consegnando a ben 80 bambini stranieri che ormai da tempo risiedono nel comune pontino un attestato che riconosce loro “cittadinanza onoraria”.