Vittorio Veneto: “La sede di viale Mazzini è nostra”

06/06/2013 di
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“Ridateci la sede di viale Mazzini”. Insegnanti, studenti e genitori del Vittorio Veneto scrivono ai dirigenti del settore scuola della Provincia di Latina. Temono alcune indiscrezioni che vorrebbero lo storico sito in viale Mazzini in via di assegnazione al liceo Psicopedagocio Alessandro Manzoni. Il dirigente del Manzoni Pietro Altobelli in occasione di un collegio dei docenti avrebbe affermato nella scuola di viale Mazzini verranno ospitate le classi di due corsi completi del liceo. Eppure la Provincia aveva promesso al Vittorio Veneto che dopo i lavori la scuola sarebbe stata nuovamente assegnata allo storico Istituto.

«Al momento del trasferimento era stato indicato un periodo di circa nove mesi per il monitoraggio e gli eventuali interventi di ristrutturazione ed era stato assicurato, sia dal Presidente della Provincia che da diversi assessori funzionari e tecnici (Schiboni, Mattei ed altri), che non appena terminati i lavori saremmo rientrati nella nostra sede di Viale Mazzini – scrivono professori, alunni, personale Ata e genitori – Essendo trascorso un anno vogliamo conoscere la data per il rientro per organizzare le operazioni di trasferimento, prima dell’inizio del prossimo anno scolastico». «Vorremmo una risposta dalla Provincia che ci ha fatto delle promesse e che speriamo non si tiri indietro».

  1. Durante il consiglio provinciale tenutosi lo scorso anno, sono stata gentilmente invitata come auditrice dal momento che ho fatto parte per ben quindici anni del Consiglio d’Istituto e attualmente sono la tesoriera dell’Ass.ne Vittorio Veneto di cui presidente la prof: Fiorletta e che ha sede in loco, pertanto posso confermare che le cose stanno realmente cosi: l’edificio sito in Viale Mazzini sarebbe stato restituito entro un anno al ITC VITTORIO VENETO. La realta’ purtroppo e’ ben altra, a Latina la maggior parte dei politicanti sono degli insapienti e non si rendono conto di vivere in una citta’ futurista che ha solo ottanta anni di storia e che all’interno di quell’edificio in ogni famiglia c’e’ un pezzettino della propria storia. Le cose che mi stanno sbigottendo non poco sono tre: le bugie che si sono inventati per mandarci via, dall’accorpamento con altro istituto per risparmiare sul personale e l’eventuale crollo dell’edificio stesso… Le modalita’ di esecuzione di questa farsa che e’ costata alla Provincia un trasloco alquanto costoso, quando ci eravamo impegnati personalmente a traslocare TUTTO il materiale nell’ala nuova che all’improvviso sembra non debba piu’ crollare…. Ma soprattutto il fatto che anche la storia a Latina serve per farsi pubblicita’ politica e che a decidere siano un ex poliziotto ignorante e il presidente della provincia che funge da marionetta! MI ASSUMO TUTTA LA RESPONSABILITA’ DI OGNI MIA PAROLA CHE LASCIO SCRITTA SU QUESTO COMMENTO. Primo: nei quindici anni consecutivi che i miei tre figli hanno frequentato l’istituto, il pavimento dell’ala six e’ sempre stato “tremolante” e di questo la provincia ne era a conoscenza, ma se ne sono sempre fregati di noi. Quindi se mi permettete , i nostri figli hanno rischiato la vita ogni giorno…ma forunatamente non e’ cosi, poichè se i signori ingegneri avessero studiato TUTTA la storia di LITTORIA come invece abbiamo fatto noi insieme al caro e indimenticabile Prof. VONA, saprebbero che la nostra citta’ e’ stata costruita su delle dune e la parte vecchia non rischia un bel niente, poche’ tutto e’ stato edificato su dei vespai di mattoni alti un metro e mezzo e poggiati su terreno ARGILLOSO, l’unico componente che permette anche ad eventuali scosse di terremoto, un riassestamento quasi immediato. Il muro che si sarebbe “staccato” dal pavimento di circa due cm era stato aggiunto per avere piu’ classi molti anni or sono, ma era poggiato e non rientrava nei calcoli di ottanta anni fa e poiche’ era stata fatta la stessa cosa ai due piani superiori, bisognava eventualmente solo togliere i tramezzi, ma a Latina nessuno scienziato che lavora alla provincia ha pensato che potesse anche esserci una perdita d’acqua, anche perche’ nelle nostre scuole difficilmente vengono fatti interventi di manutenzione, i soldi spariscono non si sa mai come o forse lo sappiamo, magari per assumere qualche altra nuova figura inutile in provincia come e’ stato fatto ultimamente. premetto che a scrivere e’ una donna nella cui famiglia non c’e’ nessuno con il posto fisso ne al Comune ne alla Provincia di Latina come invece accade nelle famiglie dei nostri politicanti. Per quanto riguarda l’accorpamento ad altro istituto, come disse il prof. Mattei lo scorso anno, sarebbe opportuno, visto che stiamo parlando di storia, si trasferisse da noi il Salvemini, cosi manterremmo una sede comoda perche’ forse chi legge non e’ a conoscenza che il comune ha dovuto mettere una navetta apposta per gli studenti che vengono dagli altri paesi, per essere portati a destinazione ogni giorno. altro costo che si puo’ evitare. LA NOSTRA LOTTA SARA’ DI RIAVERE AL PIU’ PRESTO LA SEDE STORICA ANCHE PERCHE’ NEL CORSO DEGLI ANNI ABBIAMO RACCOLTO TANTISSIMI FONDI PER RIPORTARE ALLA LUCE ANCHE GLI AFFRESCHI DELL’AULA MAGNA TENUTI NASCOSTI PER ANNI. IL FASCISMO HA FATTO COMUNQUE LA STORIA DEGLI ITALIANI E DURANTE QUELL’EPOCA HA MESSO RADICI LA NOSTRA MERAVIGLIOSA CITTA’. MI PERMETTO DI FARE UNA CONSIDERAZIONE: L’EDIFICO DEL VITTORIO VENETO DOVREBBE ESSERE GESTITO DAL COMUNE E NON DALLA PROVINCIA, PERCHE’ LA STORIA NON SI PUO’ CANCELLARE. Un’altra cosa: durante il consiglio provinciale uno dei consiglieri ha detto che addirittura “lui ci farebbe una biblioteca, basta che la facciamo finita con questa scuola”. Ma non e’ cosi, chiediamo un intervento serio da parte del nostro Sindaco e non ci fermeremo finche’ non riavremo il nostro pezzo di storia. PER CHI NON LO SA, IN UN ANNO E’ STATO APERTO SOLO IL TRATTO DI PAVIMENTO CHE “TRABALLAVA” E COSI E’ RIMASTO, INSOMMA SONO STATI FATTE SOLO DELLE GROSSE BUCHE SUL VESPAIO PER VERIFICARE IL TUTTO E POI BASTA. PER CORTESIA TORNATE A FARE LE PERSONE SERIE TUTTI QUANTI E LEI PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SE NE TORNI DA DOVE E’ VENUTO INSIEME AL SUO DEGNO COMPARE E CHI VI APPOGGIA, SE VOLETE, POTRESTE PRENDERE LEZIONI DI STORIA AL VITTORIO VENETO, PERCHE’ SI DA IL CASO CHE NON LA CONOSCIATE ABBASTANZA. PIANTATELA DI DERUBARCI E RIDATECI QUELLO CHE CI APPARTIENE. Laura Cugini

  2. Cara Laura, solidale con te. Questa e’ l’ennesima dimostrazione della noncuranza e del menefreghismo di soggetti che non appartengono alla nostra citta’ e percio’ non potranno mai capire il valore delle cose. Latina ha poca storia, il nostro Istituto e’ uno di questi, deve essere salvaguardata la sua storia e il suo futuro. Grandi professionisti, ora anche anziani, hanno costruito la loro vita, partendo anche da quella scuola, anche di fuori Latina, che ancora passano di la, ‘, per …” tornare alla loro gioventu’. Ma a parte i ” romanticismi”, Il Vittorio Veneto deve rimanere Vittorio Veneto, se ne facessero una ragione…..sempre se ne hanno una…

  3. Ringrazio Ron per avermi fatto notare che da qualche parola sono passata direttamente al maiuscolo, questa cosa me la dicono sempre i miei figli, in verita’ ci vedo meglio….ad una certa eta’ di diventa presbiti. un abbraccio virtuale e scusami. Antonella non preoccuparti Ron ha ragione e quando si sbaglia si deve saper ammetterlo….ma tanto succedera’ di nuovo, lo so perche’ quando scrivo lo faccio velocemente senza perdere tempo a vedere se e’ minuscolo o maiuscolo. Flo, ti ringrazio per la solidarieta’, ma abbiamo lavorato sodo per rimanere tutti questi anni in quell’istituto e alla provincia se ne sono sempre fregati. Qualche anno fa abbiamo raccolto le firme della popolazione, questa volta ci hanno sbattuto fuori senza complimenti, segno di una incipiente quanto notevole insipienza. Quando vedo da chi siamo governati mi sento ancora piu’ forte, perche’ penso che ci sia ancora la speranza che molti giovani capiscano e prendano il posto di tutti quei rimbambiti che si alternano ogni volta. Dobbiamo fare molta attenzione, l’ignoranza e’ pericolosa e noi dobbiamo salvaguardare i nostri figli e i nostri nipoto. Un abbraccio virtuale

  4. Parole sante signora, purtroppo noi italiani sopravvalutiamo sempre i politici di turno, in quanto se non fossero tali, sarebbero solo dei disperati alla deriva, arroganti, supponenti e purtroppo consapevoli che qualsiasi cosa facciano, sicuramente non ne risponderanno civilmente o penalmente.
    A Latina siamo messi peggio che altrove, questo territorio sta diventando un deserto culturale ed economico, grazie ai soliti noti, che hanno contribuito non poco all’ opera monumentale che abbiamo tutti i giorni sotto i ns. occhi.
    Anch’ io ho frequentato il Vittorio Veneto, e vederlo inn questo stato, mi ha trasmesso una grande amarezza.