Cartella clinica sparita per nascondere un’infezione

22/02/2013 di
procura-latina

Una cartella clinica sarebbe stata strappata nel maldestro tentativo di occultare quello che c’era scritto, in particolare un’infezione.

Un paziente – scrive Il Messaggero – operato a Terracina nella sede universitaria, era tornato a Latina perché l’intervento aveva dato dei problemi. Un’infezione post operatoria, molto probabilmente, e la necessità di tornare in sala chirurgica per evitare il peggio. Ma qualcuno avrebbe provato a «nascondere» quell’infezione. Quando il paziente arriva al «Goretti» viene visitato da un medico che annota quello che è successo in precedenza e lo riporta nella cartella clinica. L’uomo viene operato e tenuto in corsia, ma quando il giorno dopo lo stesso medico va a verificare le sue condizioni si accorge che nella cartella clinica c’è scritto tutt’altro. La sua relazione è sparita, dell’infezione non c’è traccia, quell’operazione è diventata di routine e non una cosiddetta «recidiva». Si insospettisce, chiede spiegazioni, poi comincia a cercare – istintivamente – nei secchi dell’immondizia. Ricorda di colleghi che avevano parlato di «coriandoli», così recupera tra i rifiuti speciali i pezzi della cartella clinica scritta e firmata da lui. Li ricompone e va in direzione sanitaria, quindi decide di portare tutto in Procura. Ora l’indagine forse verificherà cosa è accaduto.

  1. Complimenti Dottore…credo solo lei possa essere definito in tal modo…non di certo coloro che non ammettendo gli sbagli fatti o,peggio ancora,occultando quelli di altri,pensano di aver risolto tutti i problemi…vergogna!!!!!ma non avete un briciolo di coscenza?spero si vada fino in fondo in questa storia!!!GIUSTIZIA!!!

  2. E’ triste pensare che persone deputate a salvaguardare la salute di ognuno di noi debbano invece pensare a nascondere le malefatte… per fortuna di pochi….. Sarei propensa a verificare scrupolosamente i fatti e se venisse scoperto il o la colpevole, senza alcuna pieta’ la o lo farei giudicare al popolo, licenziandola/lo, senza neanche pagargli le indennita’ previste. Tutto cio’ anche per fare pulizia in un ambiente dove ci sono lavoratrici/lavoratori onesti. Ed infine un grazie a quest’UOMO con la U maiuscola che ha tirato fuori questa ignobile vicenda, sperando che la magistratura faccia luce su quanto accaduto e persegua drasticamente il colpevole.