Allarme della Dda: “Penetrazione della ‘ndrangheta a Latina e Fondi”

25/01/2013 di
venanzio-tripodo

Nel Lazio rispetto alla penetrazione della ‘ndrangheta «la situazione è particolarmente critica. Si balla sul limite di un precipizio». Lo scrive la Direzione nazionale antimafia (Dna) nella relazione annuale sulle mafie consegnata ieri al Parlamento.

«Deve essere affermato con chiarezza che allo stato non vi è prova della esistenza di vere e proprie locali di ‘ndrangheta in questo distretto – scrivono gli esperti della Dna -. E tuttavia può affermarsi che la situazione è particolarmente critica. Si balla sul limite di un precipizio. Si è già osservato come in questa regione vi sia una fortissima presenza calabrese dovuta a imponenti flussi migratori. Dunque vi è anche il sostrato sociale nel quale potrebbe inserirsi e mimetizzarsi una strutturata presenza criminale della ‘ndrangheta – prosegue la relazione -. E, comunque, se questa ‘strutturazionè non si è verificata ovvero non è stata accertata, le indagini svolte hanno mostrato che ci si è andati assai vicini».

Come esempio viene citato il caso del Comune di Fondi, in provincia di Latina, «’dove si è insediata, dalla fine degli anni ’70, la famiglia Tripodo, più esattamente la discendenza del famoso capo ‘ndrangheta Don Mico Tripodo, ucciso, oltre 30 anni fa, nel carcere di Poggioreale dai cutoliani su richiesta della famiglia Di Stefano».

«Il Tribunale di Latina – nel novembre del 2011 – ha condannato Tripodo Venanzio e Carmelo ed altri imputati, per il delitto di cui all’art 416 bis cp, per avere promosso e costituito nel basso Lazio una struttura di tipo ‘ndranghetista, operante, fra l’altro, con metodo mafioso, nelle attività commerciali che ruotano intorno al Mercato Ortofrutticolo di Fondi, che è uno dei principali snodi europei del settore».

  1. ….Ma non è vero..ma dai!!! Il Prefetto Frattasi lo andava dicendo da anni e gli risposero che non era vero…ora arriva Giorgina Meloni (che votò contro lo scioglimento del Comune di Fondi) e viene a parlare di legalità qui a Latina e si porta dietro anche sindaco ed assessore alle finanze dentro Fratelli d’Italia…peccato che non sia un film con Massimo Boldi!!…Latina è stata consegnata alla malavita organizzata ed al malaffare. E’ stato processato Totò Rina e qui non si riescono a processare quattro nomadi???…Ma vi rendete conto e ora vi compreranno ancora con un pugno di riso, due strade asfaltate e qualche cena elettorale…….a proposito, ma Armandino ed il Principe del Granducato di Fazzonia..cosa dicono?VERGOGNA!! S V E G L I A T V E V I ! ! ! ! ! ! !

  2. Una sezione della DIA a Latina e la costituzione delle amministrazioni comunali e provinciale in tutti i processi contro la criminalità organizzata.
    Subito!