Proiettile a casa, il giudice Iansiti rifiuta la scorta

06/03/2012 di
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«La scorta? Non se ne parla neppure». Il giudice Nicola Iansiti, destinatario di un avvertimento con un proiettile nella cassetta della posta, commenta così l’ipotesi di una protezione.

Il giudice, che è anche presidente della sezione penale, risponde semplicemente «non se ne parla», in riferimento alla scorta per quanto accaduto. Non sarà facile per chi si occupa del caso cercare anche solo di stringere il cerchio sui responsabili del grave gesto. Nicola Iansiti ha trattato tanti delicati procedimenti, nel corso della sua carriera si è visto affidare migliaia di fascicoli, anche se, ovviamente, l’attenzione degli inquirenti si sta concentrando sulle più recenti sentenze e ordinanze, non solo quelle emesse da lui. In questa settimana i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Magistrati si riuniranno per discutere dell’episodio. Solo lo scorso anno alcuni proiettili erano stati fatti recapitare all’ex questore di Latina Nicolò D’Angelo e all’attuale capo della Mobile.

  1. Che bell’esempio di civiltà!!! Il Giudice rinuncia alla scorta a tutella della sua vita e dei suoi familiari,mentre alcuni appartenenti alle Forze Armate non rinunciano ai privilegi di essere presi la mattina dalle loro abitazioni e hotel da pulman da 50 posti che girano con 20 persone a bordo per essere portati al lavoro, non rinunciano agli stabilimenti balneari dove fanno fanno vacanze loro e i loro familiari e mangiano con pochi euro…che VERGOGNA….POVERA ITALIA….DAVVERO!!!