Incendio ad Aprilia, deposito sotto sequestro: si indaga sulle cause

06/11/2011 di
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Si indaga sull’incendio nella sede della società Iron Mountain di Aprilia, il deposito di documenti distrutto l’altra sera dalle fiamme. I carabinieri del reparto territoriale di Aprilia hanno sequestrato la struttura di via delle Valli in attesa che si chiariscano le cause dell’incendio. Non si esclude alcuna ipotesi.

Ieri la società ha fatto sapere che sta collaborando con gli inquirenti e con gli stessi vigili del fuoco per individuare le cause dell’incendio. «In questo momento – ha dichiarato ieri il responsabile della comunicazione Nicola Di Tullio – Iron Mountain sta cercando di fare il punto esatto della situazione per poter rispondere quanto prima alle domande e alle preoccupazioni dei clienti sullo stato dei documenti archiviati nella sede di Aprilia».

La società archivia documenti per conto terzi. La casa madre è in America, con 39 sedi distaccate in tutto il mondo. La sede di Aprilia è specializzata nella produzione di pacchetti informatici e gestione integrata di archivi di ogni natura compresa l’archiviazione ottica. Tra i documenti archiviati ad Aprilia potrebbero esserci anche atti pubblici.

In un comunicato sul proprio sito web la società ha scritto: “Riteniamo che il documenti cartacei aziendali conservati all’interno della struttura siano andati persi e non siano più recuperabili. Ciononostante Iron Mountain è riuscita a salvare tutti i server che contengono l’inventario di tutti i documenti conservati nella struttura. Sappiamo bene che tutti i nostri clienti di zona sono preoccupati e vorrebbero avere più informazioni, proprio per questo motivo infatti in queste ore stiamo provvedendo a contattarli uno per uno. Nel frattempo Iron Mountain sta lavorando in stretto collaborazione con la Polizia e i Vigili del fuoco locali ed ha attivato in loco una propria squadra esperta in problemi di sicurezza per gestire al meglio l’ emergenza ed investigare sulle cause del disastro. Vi forniremo ulteriori informazioni non appena avremo novità disponibili”.

  1. i giornalisti facessero il loro dovere, chiedessero quali documenti erano custoditi in quel capannone, così sapremmo chi ha appiccato il fuoco.

  2. se hanno avuto autorizzazioni ad aprire un attività per il deposito cartaceo materiale infiammabile hanno anche avuto l’autorizzazione dei V.FF. quindi gli impianti antincendio erano a norma? Se lo erano come mai è andato distrutto il 100% del cartaceo?